“Proporrò al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti di introdurre agevolazioni per chi dona il sangue, sia nei licei che negli istituti tecnici e nelle università”: sono le parole del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervenuto il 14 giugno a Milano, all’Università Cattolica di Milano, in occasione della Giornata del Donatore del Sangue.
Un atto di civiltà e non solo
Nell’idea del vicepremier, i crediti formativi andrebbero quindi assegnati a quei giovani che compiono l’atto di generosità di donare il sangue.
“Si tratterà – ha spiegato Salvini – di introdurre crediti formativi perché è un atto di civiltà, utilità e generosità. Ritengo che vada premiato questo gesto con dei crediti, soprattutto per i giovani che hanno paura dell’ago o hanno qualche dubbio”.
“Se doni a 18 anni è meglio”
Sto lavorando a questa iniziativa per “la donazione di sangue nelle scuole, perché se doni a 18 anni è meglio che se doni a 40″, ha spiegato il leader del Carroccio.
Per poi aggiungere: “Avevo ipotizzato anche la donazione obbligatoria per i ragazzi ma è evidente che è una forzatura per cui ho scartato l’idea”.