Mentre la crisi di Governo entra nel vivo, con la mozione di sfiducia al Senato del premier Giuseppe Conte che la Lega vorrebbe discutere già prima di Ferragosto, i leader dei partiti parlano come se fosse già aperta la campagna elettorale. Dopo il Partito Democratico, che attraverso il suo segretario generale ha chiamato “a raccolta tutta quella parte di Italia onesta che vuole il lavoro, la crescita e lo sviluppo, non vuole la cultura dell’odio”, anche il Carroccio agisce in vista del ritorno alle urne.
Quel cavallo di battaglia della Lega
Il vicepremier e ministro del Lavoro Matteo Salvini, dal palco di Pescara ha detto, rivolgendosi a tanti presenti, che “dimostreremo se ci date la forza di farlo che si possono tagliare le tasse ai lavoratori italiani”, proseguendo quindi verso una flat tax complessiva e non limitata alle partite Iva.
Poi è tornato su un altro cavallo di battaglia delle Lega: quello dell’anticipo pensionistico, che vorrebbe essere portato a 41 anni di contributi versati o riconoscibili, compresi quelli figurativi e di riscatto della laurea.
“Quota 41 obiettivo dopo quota 100. Dopo 41 anni di lavoro deve esserci il sacrosanto diritto di andare in pensione”, ha sottolineato il leader della Lega.
La risposta all’Ue sulla previdenza: siamo solo all’inizio…
Già nella scorsa legge di Bilancio si era parlato di questa possibilità, poi sfumata per mancanza di risorse. All’inizio dell’estate, sempre Salvini, parlando a Foligno, aveva replicato alle critiche dell’Unione europea sull’aggravamento del debito dell’Italia, dicendo che “sulla legge Fornero siamo solo all’inizio. La lettera dell’Ue ci dice che abbiamo sbagliato a iniziare a smontarla e ad approvare ‘Quota 100’. Io rispondo educatamente che siamo solo all’inizio perché l’obiettivo è quota 41”, aveva esclamato il vicepremier.
Obiettivo più facile da raggiungere
E ora che il Governo in carica ha i giorni contati, arriva il rilancio dell’idea, soprattutto perchè l’intenzione è giungere più agevolmente a quell’obiettivo, mettendosi “in proprio” oppure coalizzandosi con un partito dei centro-destra (si parla insistentemente di Fratelli d’Italia).