Matteo Salvini è un fiume in piena. Dopo le dichiarazioni sulle telecamere a scuola e sulla droga, il vice premier e ministro dell’Interno, a RadioStudio54, parla della questione dei vaccini: “Garantisco l’impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola”, perché “la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi anche se non vaccinati”.
Obbligo vaccinale
A proposito di una eventuale rimozione degli obblighi vaccinali, Salvini ha affermato che al governo “siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi”, e dunque “continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”.
Giulia Grillo però nei suoi interventi fin da appena insediata ha detto di essere favorevole ai vaccini. “Non sono un ministro no-vax – ha detto recentemente – Possono essere diversi gli approcci e le modalità con cui si propone alla popolazione questo importante strumento di prevenzione ma siamo assolutamente a favore dell’uso delle vaccinazioni”.
Le parole di Salvini sono in collisione anche con la posizione di Lombardia e soprattutto il Veneto, dove c’è una prevalente cultura vaccinale all’interno del sistema sanitario e nei vertici regionali.
La normativa
I 10 vaccini da fare
1) anti-poliomelitica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni
2) anti-difterica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni
3) anti-tetanica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni
4) anti-epatite B: 3 dosi nel primo anno di vita
5) anti-pertosse: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni
6) anti Haemophilusinfluenzae tipo B: 3 dosi nel primo anno di vita
7) anti-morbillo: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni
8) anti-rosolia: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni
9) anti-parotite: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni
10) anti-varicella: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni
Così come segnala l’AndKronos, durante il primo anno di vita l’immunizzazione nei confronti di difterite, tetano e pertosse, poliomielite, l’Haemophilus influenzae di tipo B e l’anti-epatite B è normalmente effettuata utilizzando il vaccino esavalente che viene somministrato in tre dosi al terzo, al quinto e al dodicesimo mese.
Raccomandate nel secondo anno di vita sono invece le vaccinazioni contro morbillo-parotite-rosolia e contro la varicella (13°-15° mese), somministrate mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV oppure tramite vaccino trivalente MPR e monovalente varicella.
All’inizio della scuola elementare (5-6 anni) è necessario fare il richiamo delle vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite, che può essere effettuato preferenzialmente con vaccini combinati. Questi vaccini richiedono un richiamo anche nell’adolescenza.
Sempre a 5-6 anni è raccomandata la seconda dose dei vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.