Home I lettori ci scrivono Sanatorie: Giannini e Valditara a confronto

Sanatorie: Giannini e Valditara a confronto

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Nel 2015 la L 107/2015 denominata “Buona scuola” ai commi 87/90 sanò i ricorrenti del concorso a DS 2004, 2006, 2010 e della parte dei 2011 con procedure concorsuali successivamente   annullate in sede giurisdizionale. Ebbene sì, la procedura fu annullata, ma i vincitori di fatto vincitori; tra loro il futuro Ministro all’Istuzione Prof. Bussetti!

Nel 2023, il Milleproroghe sana i ricorrenti del concorso DS 2017, ma non sappiamo se tra loro potrà esserci un futuro Ministro!

Addentriamoci nelle due politiche:

La prima evidenzia una totalità di sanati (2004-2006-2010) che lascia fuori solo una parte del 2011.

La seconda evidenzia una “circoscrizione settoriale” di sanati 2017 ma lascia fuori l’altra parte del 2011.

Si potrebbero confrontare anche i due schieramenti: politica renziana nel 2015 e politica leghista nel 2023. Si potrebbero confrontare, altresì, le modalità di svolgimento dei concorsi Ds dal 2004 ad oggi e sottolineare le differenze tra il concorso 2004 bandito su tutto il territorio nazionale ma di fatto regionale, 2006 “concorso riservato” e 2010 ma su questo dovremmo chiedere solo a un siciliano!

Nel 2015, la Legge Renzi non fece differenze. Sanò quanti riteneva giusto fossero sanati e non creò disparità di trattamento con il pregresso. Nel 2023, il Milleproroghe ha fatto una scelta totalmente diversa: una delimitata fascia ma di numero molto nutrito di ricorrenti.

In conclusione, ripercorrendo la storia dal 2004 a oggi: tutti sanati, tranne un numero esiguo di ricorrenti del 2011, lasciati fuori dalla politica renziana e lasciati fuori dalla politica di Meloni.

Dalle interlocuzioni con il centrosinistra si evinse che i 2011 erano troppi, che posti in organico non c’erano, che le situazioni diversificanti erano innumerevoli e altro e altro e altro e altro ancora.

Ad oggi, le interlocuzioni con la destra sono inesistenti.

Sta di fatto che i ricorrenti 2011 sono stati visibilmente ed evidentemente ignorati da ogni politica, sia essa di destra o di sinistra. A volte, si stenta a credere che gli orientamenti politici di destra e di sinistra siano tra loro diversificati, si stenta persino a credere che le posizioni assunte dinanzi a ciò che la giustizia non risolve potrebbero essere non determinanti a connotare indirizzi, formazioni e tendenze quasi oppositive. Questa però è una quisquilia lasciata ai critici storici. Resta il dato: 2011 dimenticato da tutti.

2004/2006/2010: situazioni ordinarie e riservate, oserei dire “molto diversificate”, eppure “globali”

2011: situazione soggetti

2017: situazione massiva

La domanda è una sola: PERCHE’?

Angela Barbara Carbone