Oggi, 6 febbraio, ha inizio la 74esima edizione del Festival di Sanremo. Ogni anno l’intero Paese si ferma, e da qualche anno, con l’avvento di Amadeus e di una maggiore attenzione ai trend social, anche i giovanissimi sono attivi spettatori della kermesse canora.
L’anno scorso il caso relativo alla distruzione, da parte del cantante Blanco, della scenografia composta da fiori al Festival di Sanremo 2023, nel corso della serata inaugurale della kermesse canora, martedì 7 febbraio 2023, ha fatto discutere e non poco.
Il caso, analizzato da questo fronte, è da manuale: un ragazzo che non riesce a gestire una difficoltà e che, di tutta risposta, fa un gesto impulsivo e violento.
Sul tema è intervenuto anche lo psichiatra Paolo Crepet: “Viviamo violenze quotidiane nelle piazze e nelle scuole, tra chi spara pallini di gomma a un’insegnante e chi organizza risse mortali, fra chi porta alcolici tra i banchi e chi spruzza spray al peperoncino, tra chi insulta e chi minaccia i professori”.
Crepet non ha generalizzato, ma ha sottolineato la problematicità di questi frequenti fenomeni: “Non tutti i giovani sono così, ovviamente, ma sono tanti, troppi e di quella scena di calci e distruzione in diretta televisiva durante la più importante festa nazionale proprio loro non ne avevano bisogno. Anche perché in tante famiglie quella violenza è quotidianità: se passa l’idea che ‘si può perché l’hanno fatto anche a Sanremo’ si rischia di seminare grandine”, ha concluso, parlando del rischio di emulazione.
Anche quest’anno quindi i partecipanti a Sanremo hanno in un certo senso una responsabilità a livello di modelli per i giovani. Mentre siamo in attesa di vedere ciò che succederà nel corso della settimana sanremese una cosa è certa: tra i favoriti, dalla Generazione Z, c’è sicuramente il rapper napoletano 23enne Geolier, come dimostrano i commenti ad un post di oggi di Webboh.
Quest’ultimo salirà per la prima volta sul palco dell’Ariston con un brano in dialetto napoletano, dal titolo “I p’ me, tu p’ te”. Da qui un fiume di critiche. Lo scrittore Maurizio de Giovanni, come riporta Il Corriere della Sera, ha commentato durissimo: “È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio. P.S. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà. Non c’è da parte mia alcun giudizio sull’artista, il suo valore musicale o il suo successo che peraltro gli auguro con tutto il cuore da conterraneo e tifoso di ogni espressione positiva del territorio. Il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto. Chiaro, adesso? P.P.P.S. Qui non si tratta di scomodare Di Giacomo, Viviani o De Filippo. Andate a vedere la scrittura dei testi di Pino Daniele. Sono tutti disponibili in rete. Guardate come sono scritti”.
Ad insorgere, addirittura, con una nota ufficiale, il Movimento Neoborbonico, che spinge per insegnare il dialetto napoletano a scuola: “Il testo pubblicato era a tratti indecifrabile e abbiamo inviato il testo corretto in lingua napoletana alla casa discografica milanese di Geolier. Il rapper è un giovane che sta portando la nostra cultura in giro per il mondo e non è colpa sua se nelle scuole non si insegna il napoletano, a differenza di quanto accade in altre regioni e come da tanti anni richiedono i neoborbonici. La nostra, però, è una lingua con le sue regole e la sua grande tradizione, da Basile a Di Giacomo, da Eduardo a Pino Daniele e per questo non potevamo tirarci indietro. È comunque significativo e importante ritornare a cantare in lingua napoletana a Sanremo e diffondere la nostra lingua tra i giovani”.
Geolier, pseudonimo di Emanuele Palumbo, amato dai giovanissimi, ha detto qualche mese fa la propria sulla tragica uccisione del musicista 24enne Giovanbattista Cutolo, che ha avuto luogo nella zona centrale del capoluogo campano a fine agosto per mano di un 16enne vicino ad ambienti criminali. La madre di quest’ultimo, tra l’altro, sarà presente sul palco dell’Ariston nel corso della prima serata del Festival.
Il cantante si è sfogato su Instagram dando un messaggio importante tutti i ragazzi che lo seguono: “Non è possibile morire a 24 anni, nella stagione più bella dell’anno, per un parcheggio. A 16 anni nessuno dovrebbe avere una pistola. Nei quartieri i ragazzi devono cambiare mentalità e scappare da tutto questo male. Voglio dirgli che uscire soltanto per divertirsi con gli amici non è da deboli, che andare a scuola non è da scemi, che portare dei fiori a una tipa che gli piace non è una vergogna”, ha esordito.
“Io sono sempre stato come voi, capisco ogni vostra paura e il vostro punto di vista, era anche il mio fino a poco tempo fa. Non guardiamo per terra, i piedi e l’asfalto, vi assicuro che non è difficile alzare la testa e guardare in alto, il cielo, le stelle, dove tutto è bello anche se sembra inarrivabile. Anche io sono cresciuto nel rione dove parlare in italiano era da scemi, andare a scuola era da deboli. Ma il mondo non è questo”.
“É il momento che tutti facciamo il nostro perché i ragazzi cambino, a partire già da cose che possono sembrare piccole e lontane da quello che è successo due giorni fa, ma non è così. Fa tutto parte della stessa mentalità. Ciao, Giambattista, non è giusto”, ha concluso.
Il 26 gennaio, nel corso della trasmissione Viva Rai2, in onda su Rai2, con Fiorello, sono stati resi noti i nomi dei cantanti che duetteranno con i big del Festival di Sanremo 2024 nel corso della serata di venerdì 9 febbraio e dei brani che questi presenteranno sul palco dell’Ariston.
Tra questi, come riporta Il Corriere della Sera, ci sono due canzoni che riguardano da vicino il mondo della scuola. La prima è “Sogna ragazzo sogna“, che sarà interpretata dall’ex docente Roberto Vecchioni in coppia con il cantante in gara Alfa.
Il cantante Gazzelle, invece, porterà la canzone “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, in coppia con Fulminacci. Il brano, com’è noto, è ormai l’inno della notte precedente alla prima prova di italiano degli esami di maturità.
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