Se non dovessero bastare i sofisticati gadget multimediali inventati per copiare i temi scritti, se gli auricolari miniaturizzati risultassero inefficaci, se le classiche cartucciere poco sicure, se tutte le altre diavolerie messe in commercio per scopiazzare le prime tre prove agli esami di stato fossero del tutto inutili e se infine proprio ogni scoperta umana e ogni umana possibilità dovesse risultare inefficace, l’unica cosa che rimane disponibile agli studenti è il sovrumano e come ultima spiaggia possibile c’è perfino il miracoloso.
E a tempo di bisogno portare un cero a qualche santo non è cosa disdicevole, né un pellegrinaggio a piedi scalzi può essere inibente o umiliante se il fine ultimo è il diploma, il fatidico pezzo di carta che finalmente toglie dalla scuole e consente l’agognato accesso all’università o nel mondo del lavoro, benché di questi tempi sia assai più difficile del titolo da conquistare.
Tuttavia affidarsi a un santo qualunque è come avere appresso una cartucciera senza i temi adatti per copiare, e può pure apparire senza frutto pregare un santo senza i dovuti carsismi adatti alla bisogna.
Ecco allora una lista di beati a cui indirizzare proficuamente le preghiere, un calendario di alte personalità dei cieli empirei dove la richiesta può con ogni probabilità trovare accoglimento, vista la loro specifica abilitazione.
D’altra parte in un paese che si regge notoriamente sulla raccomandazione, raccomandare a un santo il proprio esame di stato non sembra disdicevole, anzi si allinea perfettamente con la media nazionale, con la differenza tuttavia che il santo al limite non chiederà mai un voto di scambio, né si presenterà per riscuotere la promessa annunciata, né tradirà mai il favore elargito, cosicché la religiosità prende il sopravvento e la fede improvvisamente rinasce.
Ma chi sono questi santi particolarmente attivi?
Secondo Studenti.It (uno dei portali internet più cliccato dai maturandi) i santi più influenti sarebbero: “San Espedito da Militene, San Girolamo, San Luigi Gonzaga e San Giuseppe da Copertino sono le figure di riferimento che accorrono in aiuto degli studenti e degli esaminandi, mentre San Pio da Pietralcina e San Luigi Gonzaga sono i protettori dei giovani.”
Come si vede c’è solo l’imbarazzo della scelta, benché i favori vadano per San Giuseppe da Copertino, indicato come il protettore per eccellenza degli studenti perché venne ordinato sacerdote dopo avere superato gli esami ai quali si preparò in età matura e con lo scopo di farsi frate.
Un santo dunque che conosce bene le difficoltà e gli inghippi delle prove, sia scritte e sia orali, come San Gerolamo, Padre della Chiesa, traduttore della bibbia in latino e quindi protettore degli eruditi e degli intellettuali che però forse pretende qualche sacrificio in più nello studio.
Nell’elenco anche San Pio da Pietralcina protettore degli adolescenti, come lo sono tutti i maturandi, e San Luigi Gonzaga che protegge la gioventù.
Basta così? Non proprio, perchè c’è anche pubblicato nel sito la “preghiera” specifica per ogni santo e pure la figurina da scaricare ed da portarsi dietro come i fogliettini con gli appunti, le cartucciere, la penna con viodecamera e microfono, l’orologio-computer, il secondo telefonino e per i più sapienti prestigiatori anche l’Iphone o le app.
E per i più sfigati sfigati, quelli che nessun santo ascolta e nessuna dimestichezza hanno con la hi-tech?
Per loro c’è la bottiglietta d’acqua con le formule matematiche al posto dell’etichetta con la composizione chimica oppure la squadretta con su scritto formule o preghiere, a seconda del bisogno.
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