Personale

Sanzioni disciplinari, dannoso l’uso improprio dei social tra docenti e studenti

Sono tanti i docenti che fanno uso dei canali informatici per contattare gli studenti, molti insegnanti chattano con i propri alunni e partecipano ai gruppi whatsapp delle proprie classi o addirittura delle ex classi. Ebbene si deve sapere che tale fenomeno è oggetto, nel caso di uso improprio del docente del canale social, di sanzioni disciplinari.

Nuove sanzioni disciplinari per i docenti

È utile sapere che l’art.29 del CCNL scuola 2016-2018, riferito al tema della “Responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo”, avrebbe dovuto avere una specifica sessione negoziale a livello nazionale, che si sarebbe dovuta concludere entro il luglio 2018, per la definizione, riferita al personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche, della tipologia delle infrazioni disciplinari e delle relative sanzioni, nonché l’individuazione di una procedura di conciliazione non obbligatoria.

Questa specifica sequenza contrattuale, a causa del passaggio elettorale che ha visto l’arrivo di un nuovo Governo nel giugno 2018, non si è nemmeno avviata ed è saltata probabilmente al rinnovo contrattuale 2019-2021.

Nonostante questa mancata conclusione contrattuale, sulla parte della responsabilità disciplinare dei docenti, resta valido quanto disposto dalla norma che riguarda le specifiche sanzioni da infliggere ai docenti.

A tal riguardo il comma 2 dell’art.29 del CCNL scuola 2016-2018 puntualizza che occorre prevedere una specifica sanzione, nei confronti del personale docente ed educativo, nel seguente caso: a) condotte e comportamenti non coerenti, anche nell’uso dei canali sociali informatici, con le finalità della comunità educante, nei rapporti con gli studenti e le studentesse.

Quindi nonostante non si sia conclusa la sequenza contrattuale sulle sanzioni disciplinari dei docenti, è assolutamente assodato che i docenti che utilizzano impropriamente i canali sociali informatici nel rapporto con gli studenti, ovvero, se tale utilizzo dei social e delle chat private tra docenti e studenti avvenisse in modo non coerente alle finalità della comunità educante, allora ci sarebbe una sanzione conseguenziale e proporzionata alla gravità di quanto rilevato.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Graduatorie Terza Fascia Ata, al via la valutazione delle domande: le segreterie segnalano disfunzioni

Al via la valutazione e validazione delle domande presentate per le graduatorie di istituto e…

16/07/2024

“Strane” abitudini alla scuola dell’infanzia

I bambini sono seduti comodamente sulle loro sedie, disposte in un ampio cerchio: due bambinetengono…

16/07/2024

Prof colpita dai pallini: il giudice dice che non c’è reato ma ci possono essere anche altri profili di responsabilità

Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…

16/07/2024

Specializzazione sostegno Indire, bastano 30 Cfu e 3 anni di supplenze o corso all’estero: Manzi (Pd): scorciatoia che crea disparità tra i precari

Sono diverse le novità contenute nel decreto 71, meglio conosciuto come ‘decreto Scuola', ormai ad…

16/07/2024

Prove Invalsi 2024, un estratto dell’ultimo rapporto evidenzia i miglioramenti emersi quest’anno

L'11 luglio scorso è stato presentato il Rapporto relativo alle prove Invalsi svolte nel 2024.…

16/07/2024

La call veloce sarà cancellata per posto comune? Risponde l’esperto

In una delle tante dirette della Tecnica della Scuola, con il consueto appuntamento della rubrica…

16/07/2024