Uno di questi è l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice di Roma il cui numero elevato di alunni si sta trasformando in un problema. Infatti, scrive tempi.it, più iscritti significa più rifiuti e più rifiuti significa più tasse. Per circa 830 ragazzi il conto da saldare al Comune di Roma si aggira intorno ai 30 mila euro.
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“Come molti altri istituti – spiega suor Graziella, la dirigente scolastica, a tempi.it – cerchiamo di andare incontro alle famiglie che non possono permettersi la retta prevista. Abbiamo famiglie in cui uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro, cosa possiamo fare se non cercare di aiutarli accogliendo ugualmente i loro figli? Per di più, abbiamo istituito un fondo di solidarietà per aiutare questo tipo di famiglie, l’ultima volta è stata in occasione della Festa dei popoli, quando le mamme donavano fette delle proprie torte a fronte di un’offerta. Scuola paritaria vuol dire anche questo”.
“Le scuole paritarie non intralciano l’operato delle scuole pubbliche, anzi. Fanno addirittura risparmiare lo Stato, perché si amministra il personale in maniera autonoma. Nel nostro istituto contiamo circa 830 ragazzi, di ogni fascia scolastica. Il sindaco Marino vuol forse dirci che, se chiudessimo, saprebbe come far proseguire il loro percorso scolastico? Avrebbe le scuole statali nei quali dirottarli? Speriamo che l’amministrazione romana faccia un passo indietro. Ne va anche del suo bene”.
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