Sara Persello, 15 anni di Majano, al primo anno del liceo scientifico Marinelli, ha vinto per la categoria “junior liceo” le Olimpiadi di italiano.
«Appena ho saputo di essere arrivata prima ho chiamato subito il papà visto che sabato era la sua festa»: Il Messaggero Veneto si occupa di descrivere la ragazza: “Non pensavo – dice – di aver fatto così bene”.
“Abbiamo iniziato – racconta – con una prova base al Marinelli: del nostro liceo siamo passati un centinaio». Una prova, quella affrontata da Sara, sulla base di quanto imparato negli anni passati alla primaria e alle medie, visto che, spiega «in prima non abbiamo ancora fatto grammatica».
“Abbiamo fatto una seconda prova: a passare due del biennio e due del triennio. A questo punto, chi aveva superato la seconda fase – prosegue –, in contemporanea con gli altri istituti del Paese, ha affrontato una nuova prova, questa volta al pc”.
“Siamo arrivati nella Capitale giovedì mattina – racconta ancora emozionata – e, il pomeriggio, abbiamo assistito alla cerimonia di apertura.
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“Solo il primo esercizio l’ho trovato facile, di riscaldamento. Assolutamente complessi gli altri». Nel “compito” anche il riassunto di un articolo di giornale e la realizzazione di una scheda informativa su un museo destinata a ragazzi di scuola media che dovevano affrontare una visita.
“Nell’ultimo esercizio bisognava intervistare Garibaldi. Nell’esercizio però c’era un tranello: l’ipotetica intervista si svolgeva sulla nave diretta in Sicilia. Nel testo dell’esercizio erano citati dei fatti di cui l’eroe dei due mondi non avrebbe potuto parlare in quanto non ancora avvenuti. Me ne sono accorta mentre lo svolgevo».
“Nel corso del pomeriggio abbiamo assistito a un perfomance di Monica Guerritore, un balletto, e la sera ci hanno accompagnato a vedere il centro di Roma. Bellissima non l’avevo mai vista”.
Sabato mattina le premiazioni: la medaglia d’oro a Sara per la categoria junior liceo e anche a un’altra friulana per la categoria senior tecnico: a Sara Angelico che frequenta la 4^ del Malignani di Cervignano.
Progetti per il futuro? “Adesso è un po’ prestino – confessa – farò certamente l’università, ma non so ancora cosa scegliere. In un prossimo futuro mi piacerebbe fare un lavoro in cui io possa rendermi utile per gli altri”.