Sono passati appena quattro anni dalla riforma Berlinguer e si ritorna a parlare di riforma per gli esami di maturità.
Prima del settembre 2002 – insieme alla riforma dei cicli, del sistema di valutazione, dell’emanazione di un codice deontologico degli insegnanti – dovrebbe essere approvato un nuovo disegno di legge. Meglio: sarà approvato un disegno di legge, vista la maggioranza parlamentare che sostiene la linea del Ministro Letizia Moratti.
Le motivazioni? Vanno ricercate nel fatto, come è stato detto, che con la riforma Berlinguer, secondo il monitoraggio compiuto dall’allora Cede, è aumentato il numero delle promozioni ma non la qualità della preparazione degli studenti.
Senza ammissione, con l’eccessiva strumentalizzazione del sistema dei crediti guadagnati negli ambiti più impensati e dei debiti portati avanti, in taluni casi, per tutto il corso di studi, il numero dei promossi ha raggiunto percentuali molto vicine alla totalità.
Il disegno di legge, tra le novità più salienti, prevede il ripristino dell’ammissione e l’abolizione delle prove orali.
Con la prima si vuole, giustamente, valutare l’intero curricolo degli alunni. Con l’abolizione degli orali, invece, dare più peso alle prove scritte anche se, non v’è chi non veda, quelle più esposte al rischio di copiature di dettature, per mezzo dei cellulari.
Altre novità: la terza prova scritta dovrebbe essere a carattere nazionale, comune a tutta l’Italia. La prima e la seconda, invece, dovrebbero essere elaborate dalla commissione esaminatrice. Un’inversione, questa, che dovrà essere spiegata più dettagliatamente.
È prevista una quarta prova scritta, facoltativa, ma solo per ottenere una certificazione di qualità.
Il senso della riforma, tuttavia, può essere capito solo se collocato all’interno della riforma dell’intero sistema scolastico, di quella dei cicli, soprattutto.
Per quanto al momento sappiamo, il ciclo di base, a otto anni, dovrebbe essere articolato in bienni. Al termine di ciascun biennio dovrebbero essere previste prove di verifica.
Tutto è al momento in via di elaborazione in attesa dell’approvazione del disegno di legge. Quel che è certo è che gli esami dureranno di meno con gran risparmio finanziario.
È se fosse questo il vero e unico obiettivo della riforma della già…riformata maturità e non anche una migliore preparazione degli studenti?
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