I social network sono senz’altro lo strumento chiave della società digitalizzata, che presenta numerosi vantaggi, ma allo stesso tempo innumerevoli pericoli, specie per i ragazzi.
L’ultima frontiera è Sarahah, un servizio che permette di inviare messaggi di ogni tipo, in forma anonima e senza possibilità di replicare. E’ usata principalmente dagli adolescenti e ha un’interfaccia molto simile a quella di un social network.
Si tratta quindi di una app che nel giro di poco tempo ha conquistato i giovani e non, che però, come ricorda l’ideatore, il giovane Zain al-Abidin Tawfiq, l’obiettivo era diverso, ovvero permettere agli impiegati di comunicare in modo “onesto” con i loro datori di lavoro: “C’è un problema in ufficio e le persone hanno bisogno di dirlo in modo franco ai loro capi”. La parola Sarahah infatti significa onesto e pare che gli adolescenti abbiano preso troppo alla lettera questa nuova app.
Nel giro di poche settimane, Sarahah è diventata una delle app più scaricate al mondo, superando oltre 14 milioni di utenti registrati e i 20 milioni di visitatori al giorno, tra applicazione e sito internet, come si legge su Il Fatto Quotidiano.
L’anonimato sembra essere molto invitante, ma allo stesso tempo, potrebbe diventare un’arma pericolosa, specie per i minori, in quanto si possono veicolare messaggi di odio e bullismo.
Sarahah potrebbe infatti essere usato proprio da quei bulli, che a scuola o fuori dalla scuola, decidono di prendere di mira altri coetanei, con l’aggravante dell’anonimato, che renderebbe molto complicato risalire all’autore dell’atto di bullismo.
Senza dubbio non possiamo condannare a priori la nuova app Sarahah, ma certamente bisogna monitorare costantemente lo strumento, in quanto, come accaduto in passato con gli altri strumenti digitali, può essere facilmente manipolato in favore dell’odio e del bullismo.
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