Sardegna, solo un migliaio di alunni ancora senza scuola

In Sardegna stanno gradualmente riprendendo le lezioni scolastiche, dopo la forte alluvione che la scorsa settimana ha colpito l’isola. Il 25 novembre, il Miur ha comunicato che “grazie allo sforzo organizzativo dei Comuni, dell’Ufficio Scolastico Regionale (Usr) e della task force del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca voluta dal Ministro Maria Chiara Carrozza, stamattina la maggior parte delle scuole dei territori più colpiti dal maltempo ha riaperto i battenti”.
Questi i numeri resi pubblici dallo stesso ministero dell’Istruzione: di 313 scuole presenti sul territorio sardo 73 sono state danneggiate dall’alluvione, 14 in modo grave. Sono circa 50.000 gli alunni che frequentano istituti che hanno riportato danni, di questi solo un migliaio, di cui 611 a Olbia, non sono tornati oggi in classe proprio a causa dei danni o del cattivo funzionamento dei riscaldamenti. Problemi che saranno risolti a breve. Al massimo, assicurano dal dicastero, entro sabato 30 novembre.
Il Miur, inoltre, ha fatto sapere di aver predisposto, in accordo con gli Enti locali e l’Usr, punti di accoglienza e laboratori didattici con educatrici dedicate per i bambini più piccoli a sostegno delle famiglie. Il Ministero sta provvedendo anche a rispondere alle molteplici richieste di sostegno psicologico che provengono dai ragazzi e dagli operatori scolastici.
Nel frattempo continuano ad arrivare offerte di aiuto dalle istituzioni scolastiche di tutta Italia. Sempre il dicastero di Viale Trastevere ha tenuto a far sapere che “la scuola dell’infanzia dell’Istituto comprensivo ‘Mozart’ di Roma ha voluto inviare ai compagni sardi diari e matite colorate. Mentre l’Istituto superiore ‘Europa’ di Pomigliano d’Arco (Na) ha offerto la disponibilità ad accoglierli per scambi e laboratori durante questo difficile periodo di ripresa”. Una solidarietà, quella degli studenti verso gli studenti, che ha sicuramente un valore particolare.
Alessandro Giuliani

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