Sardegna, studenti accanto ai prof per liberare la scuola dal fango

I drammi della vita spesso fanno cadere i tabù. Come quello di pensare che gli studenti non debbano mai schierarsi con i loro insegnanti. Quanto accaduto in questi giorni in Sardegna, dove una quantità enorme di pioggia ha scatenato un putiferio, con 16 persone che hanno perso la vita, dimostra esattamente questo.
Per una volta, infatti, studenti e professori si sono ritrovati fianco a fianco, per liberare la loro scuola dal fango che aveva invaso aule e laboratori.
È accaduto nell’istituto professionale ‘Amsicora’, una delle scuole di Olbia danneggiate dal nubifragio che lunedì 18 ha causato vittime e danni nel nord della Sardegna . “Non c’e stato bisogno di nessun appello – chiarisce il professor Ambrogio Marone – siamo venuti qui con il preside e qualche ragazzo che abita nelle vicinanze a constatare i danni e dopo un primo momento di sbigottimento abbiamo cominciato, quasi istintivamente, prima a recuperare dalla melma il salvabile poi a spostare banchi e cattedre e poi…”. E poi non si sono fermati più. A quel piccolo gruppo si sono uniti altri studenti ed altri professori ma anche genitori e personale della scuola che, pur essendo in pensione, non ha esitato rimboccarsi le maniche e rientrare per qualche giorno in servizio.
“Molti dei 350 allievi iscritti hanno avuto le case danneggiate dalla tempesta – ha spiegato ancora il professor Marone – ma chi ha potuto è venuto qui a dare una mano, anche i genitori che hanno portato a tutti da bere e da mangiare. I nostri laboratori sono stati danneggiati e la palestra è andata distrutta ma vorremmo comunque far rientrare i ragazzi a scuola al più presto”.
Il messaggio di oggi del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza sembra proprio indirizzato a loro “Sono molto orgogliosa – ha scritto il ministro sulla sua pagina facebook – che in Sardegna docenti e studenti si sono già attivati, insieme alla Protezione Civile e alle forze dell’ordine, per spalare il fango dalle scuole alluvionate. Questi sono esempi che riscattano l’immagine dell’Italia intera, modelli di civismo e fratellanza che uniscono una comunità e la rendono più forte di fronte a drammatiche emergenze. Vorrei incontrarli presto”.
Alessandro Giuliani

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