Il sottosegretario all’Istruzione del ministero dell’Istruzione Rossano Sasso si è scagliato contro l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi leader del Movimento 5 Stelle, sulla gestione delle risorse economiche destinate alla scuola ricordando l’operato della sua Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Il leader del M5S Giuseppe Conte oggi, 5 settembre, come riporta RaiNews, si è recato allo storico mercato dei libri usati di Lungotevere Oberdan, dove ha incontrato ragazzi, famiglie e commercianti, confrontandosi sul caro scuola: ”Di fronte alla recente emergenza qualcuno ha provato ad avanzare proposte che fanno pagare il costo della crisi alla scuola. I nostri ragazzi hanno già dato. Questo deve essere l’anno della piena normalità, della ripartenza e del rilancio ha detto Conte. Il caro-libri è una piaga che ogni anno grava sulle spalle delle famiglie: dobbiamo debellarla andando incontro a chi è in sofferenza, abbassando il tetto di spesa dei libri e allargando le fasce di reddito per la gratuità”, ha detto l’ex premier.
Secondo Sasso, come ha riferito in un comunicato stampa, Conte non dovrebbe parlare di sprechi di denaro pubblico in quanto, a suo avviso, nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio ne ha consentiti molti: “In campagna elettorale ci sta di copiare le idee degli altri, fa parte del gioco soprattutto per chi è a corto di argomenti. Peccato che lo stesso Giuseppe Conte che oggi si scaglia contro il costo dei libri scolastici da presidente del Consiglio abbia avallato un immane spreco di risorse: dai banchi a rotelle alle mascherine puzzolenti e inutilizzabili. Chi adesso si erge a paladino di studenti e famiglie è proprio chi, appena ieri, ha provocato un buco miliardario alle casse dello Stato e una serie interminabile di criticità alla comunità scolastica”, ha detto Sasso.
“Come Lega rivendichiamo di avere sollevato per primi la questione del caro-libri e di avere indicato soluzioni chiare e percorribili. Innanzitutto la detrazione fiscale per tutte le spese sostenute dalle famiglie italiane per l’istruzione fino alle scuole superiori, in modo da far fronte a rincari che si annunciano pesantissimi. Inoltre, stipulare un accordo con gli editori per agevolare il riutilizzo dei libri adottati negli anni scorsi: spesso le nuove edizioni, che costringono i genitori a sobbarcarsi una spesa notevole, differiscono dalle vecchie solo per delle inezie, mentre argomenti e contenuti rimangono gli stessi. Misure concrete e realizzabili in Legge di Bilancio – ha concluso Sasso elencando quali sono, secondo il suo partito, le soluzioni per, almeno, arginare le conseguenze del caro scuola sulle famiglie – non sparate estemporanee di chi alla scuola ha fatto solo male”.
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