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Sasso: “Scuola in presenza con impianti di aerazione, assorbire precari in organico, adeguare stipendi docenti a colleghi europei”

Le elezioni politiche si avvicinano e i maggiori esponenti dei partiti che si contendono i ruoli “che contano” all’interno del prossimo Governo stanno già da tempo facendo chiarezza sul loro punto di vista a proposito di scuola.

Rossano Sasso, attuale sottosegretario all’Istruzione, ha esposto in un comunicato stampa quali sono le priorità del suo partito, la Lega, per quanto riguarda il mondo dell’istruzione. “Garantire una scuola in presenza e in sicurezza puntando sugli impianti di aerazione, ventilazione e sanificazione; procedere all’assorbimento in organico dei tanti, troppi docenti precari; adeguare lo stipendio degli insegnanti al costo della vita e alle retribuzioni dei loro colleghi europei. Sono le priorità che troveranno posto nel programma di Governo della Lega e del centrodestra riguardo alla scuola, tema che sarà assolutamente centrale nell’azione del futuro Esecutivo”, ha detto Sasso.

La scuola al centro dell’agenda politica

Rossano Sasso ha voluto ribadire che la scuola merita di stare al centro del dibattito politico, soprattutto in un momento così tanto delicato come il terzo rientro a scuola in epoca Covid, che a quanto pare avrà luogo senza l’obbligo di mascherine.

“La visita in Puglia del segretario federale della Lega, Matteo Salvini, è stata l’occasione per condividere con tantissimi insegnanti, dirigenti, lavoratori e famiglie le nostre idee su come intervenire nel mondo della scuola. Le donne e gli uomini che abbiamo incontrato – ha continuato il Sottosegretario all’Istruzione – ci hanno trasmesso entusiasmo e voglia di percorrere insieme un cammino che riporti il mondo dell’istruzione al centro dell’agenda di Governo. Bisogna completare e rafforzare le misure più efficaci varate dall’Esecutivo Draghi e lavorare a fondo sulle criticità che permangono: la scuola italiana merita la massima attenzione da parte delle Istituzioni”.

In questi giorni la scuola è bersaglio di promesse, è un tema su cui un po’ tutti gli esponenti politici e non stanno esprimendo la propria, spiegando cosa secondo loro dovrebbe cambiare. Basta pensare allo scrittore Marco Lodoli, che ha addirittura redatto un decalogo con i punti su cui in suo parere il prossimo Ministro dell’Istruzione dovrebbe intervenire. Resta da vedere cosa verrà effettivamente fatto da chi erediterà la carica oggi ricoperta da Patrizio Bianchi, che non è ancora intervenuto, ufficialmente o no, a proposito del rientro a scuola.

Redazione

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