La chiusura delle scuole “è catastrofe educativa” ed è necessario che “lo Stato reagisca e renda sicura la didattica in presenza”. Sono le parole del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che aggiunge: “Se a distanza di un anno siamo costretti ancora una volta a chiudere le scuole per la pandemia, è evidente che le misure adottate fino ad oggi siano state inadeguate ed inefficaci. Non abbiamo l’arroganza di dire che le nostre scuole sono sicure. Ma lo Stato deve reagire”.
Prosegue ancora il sottosegretario della Lega: “Se vogliamo davvero mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo intervenire sul numero di alunni per classe, riducendolo e di fatto cancellando le classi pollaio, indubbio veicolo di contagio. Dobbiamo prevedere ambienti sanificati a dovere e provvisti di impianti di aerazione, personale scolastico vaccinato e trasporto pubblico locale adeguato alla situazione che stiamo vivendo”.
“Se lavoriamo in questa direzione – conclude Rossano Sasso – potremo pensare all’avvio del prossimo anno scolastico in sicurezza, con la didattica in presenza, evitando la catastrofe educativa e sociale delle scuole chiuse. Abbiamo 5 mesi di tempo per lavorare ed ottenere risultati”.
Non c’è dubbio, insomma, che Rossano Sasso abbia tutte le migliori intenzioni di intervenire sui diversi problemi segnalati (classi pollaio, impianti di aerazione, trasporti pubblici e vaccini); ed avendo un ruolo di responsabilità all’interno del Governo avrà certamente modo di attivare iniziative adeguate.
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