Il rapporto darà conto delle attività portate avanti dall’Organizzazione sin dai giorni immediatamente successivi al sisma, sia nelle tendopoli – con 4 spazi a misura di bambino, realizzati con il sostegno della Fondazione e dei dipendenti di Vodafone Italia che fuori dai campi, con attività educative, motorie e sportive itineranti e i campi estivi: un progetto reso possibile da centinaia di singoli sostenitori, numerose aziende, e associazioni partner.
Inoltre in occasione della diffusione del rapporto Save the Children farà un punto sull’attuale condizione dei bambini e degli adolescenti, anche in relazione alla riapertura delle scuole nell’area colpita dal terremoto: saranno disponibili, tra gli altri, il numero dei minori ancora presenti nelle tendopoli, dati sulle scuole agibili e inagibili e su quelle temporanee.
”Il rientro a scuola per i bambini e gli adolescenti che hanno vissuto il terremoto e’ un momento delicato e cruciale perchè da una parte rappresenta un ritorno alla normalità e quindi di stabilizzazione, dall’altra potrebbe riproporre paure e timori legati all’evento sismico che di fatto ha coinciso con la fine dell’anno scolastico. In ogni caso i bambini tornano in classe con alle spalle un’esperienza difficile che richiederà da parte della scuola e degli insegnati una speciale attenzione”, spiega il direttore generale Save the Children Italia. (Asca)
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