La maggior parte dei ragazzi italiani vanno a scuola in edifici scolastici (il 15% di quelli censiti) costruiti prima del 1945, di cui 1.000 risalenti all’Ottocento. Secondo i dati forniti dal MIUR sull’anagrafe dell’edilizia scolastica, solo il 30% degli edifici ha meno di 30 anni, appena l’8% è stato progettato secondo le normative antisismiche malgrado il 50% sorge in aree a forte rischio, e 1 su 2 non dispone di una scala di sicurezza esterna.
A Roma, in uno dei quartieri più multiculturali della città, esiste una scuola, la Carlo Pisacane, la cui offerta formativa è all’avanguardia rispetto alle altre, in contrasto purtroppo con il degrado della struttura.
Leila ha una figlia di 5 anni che frequenta la scuola materna in quest’istituto , aveva iscritto la piccola per l’eccellente offerta formativa e il contesto multiculturale. Ma crollano pezzi di muro, i soffitti sono lesionati, muffa e sporcizia dietro gli armadi, i servizi igienici con tubature a vista ad altezza testa i bambino, gli spazi esterni sono abbandonati e lasciati all’incuria. Tante le proteste dei genitori, che si sono intrufolati a scuola una domenica armati di secchi e pennelli per ritinteggiare gli ambienti dove il figli trascorrono gran parte del loro tempo. Nonostante si sostituiscano nella manutenzione e pulizia della scuola, nessuna risposta dalle istituzioni scolastiche e comunali.
Home Archivio storico 1998-2013 Ordinamento Save the children, allarme infanzia: l’inadeguatezza delle strutture scolastiche