Save the Children: bimbi malnutriti leggono e scrivono peggio

Non mangiare compromette in negativo la capacità di leggere e scrivere. I bambini che soffrono di malnutrizione cronica hanno in media il 20% di probabilità in più di essere analfabeti rispetto ai coetanei che possono contare su una dieta equilibrata.
Studi recenti attestano come l’impatto economico della malnutrizione a livello globale raggiungerebbe la cifra di 125 miliardi di dollari.
”Un bambino su quattro nel mondo sconta gli effetti della malnutrizione cronica, con un grave rischio per milioni di giovani vite. I leader che si incontreranno a Londra l’8 giugno prossimo devono affrontare questa emergenza e contribuire concretamente a sconfiggere la piaga della malnutrizione”, afferma in una nota Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
Secondo il rapporto – informa una nota – l’assenza di una dieta nutritiva puo’ compromettere seriamente le capacità di un bambino di leggere o scrivere correttamente una semplice frase, o risolvere un quesito matematico elementare, indipendentemente dalla quantità e dalla qualità dell’istruzione ricevuta.
”La scarsa nutrizione – prosegue Neri – sta producendo un vero deficit di alfabetizzazione e capacità di calcolo nei paesi in via di sviluppo, e rappresenta una barriera di proporzioni enormi nella lotta contro la mortalità infantile”.
I dati presentati nel rapporto, sono il frutto di una ricerca effettuata su migliaia di bambini in 4 paesi (Etiopia, India, Perù e Vietnam), e mostrano come ad un’età di 8 anni i minori affetti da rachitismo a causa della malnutrizione cronica hanno una probabilità di errore nella lettura del 19% superiore rispetto a chi si è potuto nutrire correttamente, pur di fronte a brevi frasi come ”mi piacciono i cani” o ”il sole è caldo”.
Analogamente, la probabilità di errori nella scrittura è del 12,5% superiore, e il 7% in più non risponde correttamente a quesiti matematici come una semplice sottrazione tra 8 e 3. ”Quando andavo a scuola facevo fatica a seguire le lezioni perchè io non avevo mangiato,” racconta Gatluak, 10 anni, del Sud Sudan. Mentre Shambel, 12 anni, in Etiopia, racconta come ”i bambini che vengono a scuola dopo aver fatto colazione vanno bene, non come me che non mangio mai abbastanza”. Save the Children ha lanciato nel 2009 Every One, una grande campagna globale contro la malnutrizione e la mortalita’ infantile che ha permesso di raccogliere fino a oggi 885 milioni di dollari destinati agli interventi, e ha mobilitato oltre 13 milioni di persone. Nel solo 2011 oltre 50 milioni di donne in età riproduttiva e bambini hanno beneficiato dei progetti di salute materno-infantile dell’Organizzazione

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