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Save the Children: i minori soli chiedono al Papa un aiuto per il loro futuro

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I minori sbarcati dall’inizio dell’anno a Lampedusa sono 460, di cui 411 sono minori soli non accompagnati, un numero 3 volte superiore a quelli sbarcati dal 1/1 al 19/6 del 2012 (151).
http://www.savethechildren.it/informati/comunicati/visita_del_papa_a_lampedusa_i_minori_soli_non_accompagnati_chiedono_al_santo_padre_un_aiuto_per_il_loro_futuro?year=2013
“Le storie dei tanti minori soli non accompagnati, talvolta giovanissimi, che incontriamo quotidianamente nelle nostre continue attività di assistenza e supporto sull’Isola, sono segnate da terribili percorsi di fuga dai paesi di origine, detenzioni e violenze di ogni genere, e in ultimo da un viaggio in condizioni precarie, spesso tentato per più volte, e che per alcuni loro fratelli, parenti o amici ha significato la perdita della vita.” E il direttore di Save the Children continua dicendo:
“Auspichiamo che la presenza e il messaggio del Papa possano segnare una svolta in positivo nel modo in cui il nostro Paese affronta l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, in particolare dei più vulnerabili, come i minori soli non accompagnati o le donne spesso in compagnia dei loro bambini anche piccolissimi. La situazione della prima accoglienza a Lampedusa assume infatti spesso carattere di emergenza, a causa dell’inadeguatezza dell’unico centro di accoglienza disponibile e dell’assenza di un piano di intervento efficace rispetto ai flussi di arrivo più intensi del periodo estivo ” continua Raffaela Milano. “L’aspetto più grave è la mancanza, più volte denunciata da Save the Children in questi ultimi anni, di un sistema nazionale strutturato di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati, che preveda misure adeguate di protezione e la capacità di reperire rapidamente i posti di accoglienza disponibili su tutto il territorio nazionale, per poter disporre un trasferimento dall’Isola il più rapido possibile.”
Save the Children è stabilmente presente a Lampedusa con un team di operatori, per incontrare e assistere i minori sin dal momento dello sbarco, assieme ad UNHCR, OIM e Croce Rossa nell’ambito del progetto Praesidium del Ministero dell’Interno.