In Italia il numero di early school leavers – ragazzi e ragazze che si sono fermati alla terza media e fuori da qualsiasi altro percorso formativo1– è molto alto: circa 110.000 giovani fra i 18 e i 24 anni nel 2013, pari al 17% in questa fascia di età. Una percentuale 7 punti sopra l’obiettivo Ue del 10% e che nel Sud Italia sale fino al 19,4% con un picco del 22,2% in Campania.
Ma il disagio scolastico, che può culminare nell’abbandono della scuola, si può battere, come dimostrano i risultati del programma “Fuoriclasse” per il contrasto alla dispersione scolastica di Save the Children, avviato nel 2012 a Napoli, Scalea e Crotone, in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e il finanziamento di Bulgari e di Fondazione CON IL SUD.
La comparazione fra i risultati ottenuti con i 750 bambini e adolescenti, direttamente coinvolti nelle attività di Fuoriclasse, con quelli di compagni appartenenti a classi e scuole non partecipanti, ha rivelato che: gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono quasi dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici. Si sono anche sensibilmente contratte le assenze: gli alunni delle scuole medie hanno ridotto di ben 11 giorni le loro assenze su base annua anche in virtù di un rinnovato interesse delle famiglie per l’andamento scolastico dei figli. In fine, la maggiore regolarità nella frequenza comincia a dare i primi frutti anche i termini di rendimenti scolastici che per gli studenti delle medie migliorano del 4-6%.
I dati sono stati resi noti oggi a Roma, in occasione dell’incontro promosso da Save the Children, alla presenza del Sottosegretario all’Istruzione, Ricerca Roberto Reggi.
Un modello di intervento innovativo. Se la valutazione dell’impatto ha riguardato i 750 studenti fra 9 e 13 anni di scuola primaria di primo e secondo grado coinvolti direttamente nel programma, Fuoriclasse ha raggiunto anche circa 4.250 bambini e adolescenti grazie alle attività di sensibilizzazione portate avanti dai loro coetanei: in particolare sono stati circa 2.100 in totale gli studenti coinvolti a Napoli oltre 1.000 a Scalea e circa 1.800 a Crotone; 300 gli insegnanti che hanno partecipato a Fuoriclasse, 460 i genitori sensibilizzati, grazie al lavoro di 28 operatori e di molti volontari. Il programma è stato realizzato in partenariato con l’associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie“.