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Save The Children, studio sulle connessioni digitali: gli alunni delle medie più consapevoli dei rischi on line

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Abbandonare il ruolo di fruitori passivi e acritici per dare spazio alla consapevolezza di quello che si sta facendo sul web: è l’obiettivo che si è posto Save the Children nel condurre il progetto ‘Connessioni Digitali’, al fine di contrastare la povertà educativa digitale e arricchire gli strumenti critici di gestione del complesso mondo dell’on line.

“Il ruolo della scuola – ha detto Daniela Fatarella, direttrice generale di Save The Children Italia – è fondamentale nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica. Lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale passa anche e soprattutto dalla capacità degli studenti di appropriarsi degli strumenti digitali, passando da consumatori passivi a consumatori critici e produttori responsabili di contenuti e nuove architetture”.

“È necessario – ha aggiunto la direttrice – che tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti siano accompagnati nella acquisizione delle competenze digitali indispensabili per diventare cittadini digitali consapevoli e responsabili, equipaggiati per affrontare le sfide e cogliere le opportunità, per costruire un futuro migliore”.

La sfida non semplice da vincere, ha proseguito, perché “il nostro Paese riscontra ancora un significativo ritardo: ecco perché l’educazione digitale è sempre più necessaria per affrontare le sfide poste dalle nuove tecnologie, permettendo ai giovani di utilizzarle in modo consapevole e sicuro”.

Con il passare del tempo, comunque, i miglioramenti sono evidenti: gli studenti oggi, in generale, riescono a comprendere meglio come costruire la propria identità online, quali sono le opportunità e i rischi, la distinzione tra sfera privata e pubblica.  

Dall’avvio del progetto, hanno spiegato da Save the Children Italia, è aumentato del 15% il numero di studenti che conosce le regole di condivisione di un’immagine sui social e del 14% quello di chi conosce nuove tecniche per utilizzare gli strumenti digitali in modo creativo.

Il 27% in più è consapevole delle regole del web mentre è cresciuta del 15% la percentuale di chi sa distinguere un inserto promozionale da una notizia, come certificato dalla valutazione d’impatto condotta dall’Istituto Italiano di Valutazione.

Le studentesse hanno mostrato un miglioramento più significativo nelle competenze digitali rispetto ai loro coetanei maschi e ciò, secondo Save The Children, “rappresenta un risultato interessante per colmare il gender gap formativo e lavorativo riguardo alle carriere legate alle discipline Steam. Anche l’88% degli oltre 1.000 docenti coinvolti ritiene che “il progetto abbia permesso l’acquisizione di competenze, spazi e nuovi dispositivi per la scuola e che abbia proposto occasioni di crescita personale e professionale”.

Al progetto nazionale hanno partecipato complessivamente 6.000 alunni di 99 scuole medie in tutta Italia, (49 al Sud e nelle isole, 24 al Centro e 26 al Nord) che consiste nella creazione di percorsi di didattica digitale integrati all’insegnamento dell’educazione civica.

Durante il primo anno di percorso di ‘Connessioni Digitali’, sostenuto dal Gruppo Crédit Agricole in Italia, le scuole hanno realizzato 2.147 contenuti: 139 voci enciclopediche digitali, 225 petizioni online, 338 podcast (di cui 166 d’inchiesta e 172 recensioni), 926 produzioni di digital storytelling e 519 di marketing sociale. Di questi, oltre l’80% tratta di tematiche legate all’insegnamento dell’Educazione Civica.