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Sbagliato valutare un curriculum dal prestigio dell’ateneo di provenienza e dal punteggio ottenuto?

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L’ex Ministro della pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza in riferimento ad un articolo de Il Sole 24 Ore riguardante i criteri di assunzione delle aziende, dichiara su Facebook:


“Sono molto contenta di leggere questo articolo, la Scuola Sant’Anna fa un concorso di ammissione basato solo sull’esito delle prove, e penso che si dovrebbe fare così senza guardare né ai voti e neppure alla scuola di provenienza. Sta alle scuole e alle università dimostrare, attraverso la competenza e le capacità dei propri diplomati, la bontà dei propri corsi. Al Master Telecom della Scuola ci sono ottimi studenti e provengono da tutte le università d’Italia, da Nord a Sud, ho sentito le loro domande, e sono veramente ragazzi che meritano di andare avanti nella loro carriera professionale”.
In particolare nell’articolo in questione si scrive
: “Capita spesso che in molte aziende internazionali il primo screening dei curriculum avvenga con la sola valutazione del prestigio dell’ateneo di provenienza e del punteggio ottenuto. Il risultato di queste scelte, se ne è accorta anche la società di consulenza Deloitte, è che scartando i candidati dal percorso formativo alternativo, gli assunti siano troppo simili. Stesso contesto familiare medio alto, uguali i risultati accademici, buoni voti in tutti gli esami e mai fuori corso, come pure le esperienze extracurriculari”.