Credo di poter dire agli insegnanti vincolati, che hanno esultato per la soluzione della CISL Scuola, introdotta nel CCNI 22/25 (comma 7 art.2) o meglio per la soluzione che il Ministero dell’Istruzione ha trovato e la CISL Scuola ha sottoscritto lo scorso 27 gennaio, che resteranno molto delusi dagli esiti dei movimenti 22/23, il prossimo mese di maggio.
In primis sono ridotti i posti su cui saranno effettuati i trasferimenti (vedi art 8 CCNI 22/25) e molti di loro purtroppo non otterranno il trasferimento, penso, ad esempio, ai trasferimenti interprovinciali su aliquota del 25% tra province diverse di regioni diverse anche confinanti, o tra province della medesima regione.
Ci saranno per alcune classi di concorso e tipologie di posti anche difficoltà per i trasferimenti all’interno della medesima provincia.
A questo dato oggettivo bisogna aggiungere che è stato introdotto un nuovo vincolo nel trasferimento, (comma 7 art.2) e questo è il frutto avvelenato che i ministeriali hanno servito ai docenti vincolati, in pratica facendo finta di cambiare per non cambiare nulla, come disse Tancredi allo zione Principe di Salina al gran ballo nel Gattopardo.
Per i vincolati 20/21 e 21/22 i vincoli triennali sono ripristinati e partono ex novo per i docenti vincolati 20/21 e 21/22 che otterranno il trasferimento per il 22/23.
Una sorta di pegno da pagare anche per i vincolati 20/21 che, se trasferiti, totalizzeranno 5 anni di vincolo due già scontati e tre da scontare ancora, in pratica il CCNI firmato dalla Cisl Scuola ripristina di nuovo il vincolo quinquennale di Azzolina del 2019. (Legge 159/2019 art 1 comma 17 octies), vanificando due anni di lotta.
Ai vincolati 20/21, che hanno i requisiti, viene anche impedito il passaggio di cattedra e di ruolo in aggiunta ai trasferimenti territoriali e questo riduce le loro possibilità di mobilità
Un’altra questione non risolta di non poco conto, non chiarita nell’OM 45 del 25.2.2022, riguarda l’anno di servizio (21/22) prestato in Assegnazione Provvisoria dai docenti neo immessi in ruolo nel 20/21, e cioè se tale annualità sia valida o meno ai fini del vincolo triennale per quei docenti vincolati e che non presentano domanda o non ottengono il trasferimento il prossimo mese di maggio.
Infine aver richiamata la legge nel contratto della mobilità (comma 6 art.2) rende ora ancora più arduo affrontare per via contrattuale il problema dei vincoli in sede di rinnovo del CCNI su Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie 22/25.
Concludiamo come SBC dicendo che siamo preoccupati perché la “non soluzione” CISL rischia di deresponsabilizzare la politica sull’abrogazione tout court dei vincoli nella mobilità, in pratica disinnesca il problema e questo è forse il risultato più grande non dei vincolati bensì dei ministeriali.
Una sconfitta dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola, una sconfitta dei sindacati, una vittoria del Ministero e del Ministro.
Scuola Bene Comune