Marianna Madia, la ministra della Pubblica Amministrazione, ha comunicato la firma del decreto per i nuovi ingressi: “Presto ne seguiranno altri”, scrive via Twitter.
Le risorse ci sono: la scorsa legge di Bilancio ha riservato un ‘fondone’ che permette alle amministrazioni di prendere nuove leve, oltre a quelle già programmate.
Nella stessa giornata è partito anche il piano per le assunzioni dei precari storici, in anticipo sulla tabella di marcia, che ufficialmente partirebbe dal prossimo anno.
La prima a partire, scrive Rainews24, la Regione Emilia Romagna, che già da ora si impegna ad assorbire 130 lavoratori.
L’obiettivo è quello di far entrare circa 50 mila persone tra contratti a termine e collaboratori di lungo corso. Per dare impulso al piano entro settembre ci penserà una circolare che detterà le istruzioni per il rientro del precariato.
Sempre per la fine del prossimo mese sono previste le linee guida con i nuovi criteri da seguire per il reclutamento. Ci sarà la possibilità di tracciare corsie preferenziali, aprendo le porta a figure diverse rispetto a quelle standard.
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Intanto Madia definisce “un’ottima notizia” quella che viene da Bologna: “comincia l’attuazione del piano straordinario per i precari”. Un’operazione che si snoderà tra il 2018 e il 2020 per assorbire chi da tre anni, anche non continuativi, degli ultimi otto è al servizio della P.a.
Il nuovo Testo unico del pubblico impiego stabilisce un doppio canale: chi è entrato per concorso potrà essere assunto direttamente mentre per gli altri ci sarà una riserva (50%) nelle future prove.
Si procederà con le assunzioni più urgenti, il decreto siglato da Madia ne autorizza oltre 850 tra i carabinieri, 750 tra la polizia, 420 nella guardia di finanza, 400 per i vigili del fuoco e più di 300 tra la penitenziaria. Il budget a regime è di circa 132 milioni di euro
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