Sull’annoso tema della semplificazione e sburocratizzazione del lavoro delle segreterie scolastiche è intervenuta ancora una volta la FLC CGIL per chiedere al nuovo Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina di intervenire a tutela di tutto il personale Ata. A tal proposito abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con Anna Maria Santoro della FLC CGIL Nazionale per fare qualche domanda.
Le segreterie scolastiche si occupano anche di pratiche pensionistiche del personale docente e ata?
Da un po’ di tempo alle scuole viene chiesto da parte dell’INPS, con l’acquiescenza o, peggio, con comportamenti attivamente impositivi da parte degli Uffici Scolastici Territoriali (Uffici Scolastici Regionali o Ambiti Territoriali), di lavorare le pratiche del personale della scuola che va in pensione.
Questa è una delle tante “invenzioni” escogitate da uffici terzi (sia l’INPS o gli uffici periferici del MIUR o il MIUR stesso) per fare fronte alla loro mancanza di personale (enti che non assumono i lavoratori che occorrono) scaricando sulle scuole compiti non di loro competenza.
Quali sono le finalità lavorative del personale Ata?
Molti lavori svolti dalle segreterie scolastiche, come quello delle pratiche pensionistiche, non competono sia perché si tratta di lavori specialistici che le segreterie non sono in grado di assolvere, sia perché l’attività amministrativa delle scuole ha una sola finalità, cioè la “produttività” pedagogico-didattica, sia infine perché anche le segreterie scolastiche hanno subito pesanti tagli di personale mai reintegrati (gli ultimi 2000 tagli risalgono al Governo Renzi dopo la falcidie del nefasto periodo Gelmini Tremonti).
Non può continuare così: alla scuola non si può chiedere di occuparsi di tutto quel che altri non riescono o non vogliono fare, considerata la responsabilità seria che ciò implica in termini amministrativi e patrimoniali; e considerato anche il fatto che ad assumere e a mettere in quiescenza non sono le scuole ma, rispettivamente, gli Ambiti territoriali del MIUR e l’INPS.
Il Ministero ha fatto delle aperture sulla sburocratizzazione del lavoro del personale Ata?
Da tempo il Ministero, su nostre continue sollecitazioni, ha dichiarato di volersene far carico. In realtà, passi avanti seri, concreti e definitivi non se ne sono fatti, lasciando le segreterie nell’incertezza e in situazioni differenti da territorio a territorio: si va da uffici scolastici territoriali che impongono l’utilizzo di passweb a uffici che invece appoggiano il rifiuto delle scuole ad occuparsene.
A questo proposito, viste le intenzioni programmatiche della nuova Ministra che parla di sburocratizzazione, di cura, di semplificazione, di valorizzazione del personale compreso quello Ata, che, dice la Ministra, è “sempre poco considerato”, pensiamo che una prima occasione per “considerarlo” e per agire in coerenza con le sue parole stia proprio qui: si allontani passweb dalle scuole.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…