Sarà un bambino di Lizzanello, in provincia di Lecce, a difendere i coloro dell’Italia ai prossimi mondiali di scacchi in programma ad Al Ain, negli Emirati Arabi dal 17 al 29 dicembre. La sua partecipazione alla prestigiosa competizione, nella fascia under 8, é stata presentata il 10 dicembre nella sede della Provincia di Lecce che, come ha annunciato il presidente, Antonio Gabellone, sosterrà le spese di viaggio e permanenza di Jacopo e della famiglia negli Emirati, sponsorizzando anche le magliette che indosserà il bambino. Jacopo è stato selezionato dalla Federazione nazionale Scacchi come unico rappresentante per la categoria under 8.
Quella di Jacopo Calogiuri, così si chiama il bimbo, che compirà 8 anni il prossimo 31 gennaio, è una passione, nata tre anni fa, contagiato dalla sorellina, più grande di lui di tre anni, che frequentava nella scuola elementare ‘Istituto Discepolo di Gesù Eucaristico’ di Lecce i corsi del maestro Alberto Bernabei. Jacopo, scrive l’agenzia Ansa, è un bambino magro, con gli occhi grandi scuri, e un cappellino da basket calato sempre sulla testa: sembra più piccolo della sua età ma quando parla del prossimo appuntamento negli Emirati la sua voce è decisa, come quella di un adulto: ”ho promesso a tutti di vincere e ce la metterò tutta”.
Lizzanello, a 6 km da Lecce, attende: per scaramanzia nessuno parla ma è certo che di nascosto qualcuno ha già messo in moto la macchina dei festeggiamenti. ”Mi sono accorto subito – racconta il maestro Bernabei – delle straordinarie qualità di Jacopo, superiori alla media di tutti quelli a cui avevo insegnato e con i genitori abbiamo deciso per un percorso personalizzato che in breve lo ha portato nel giro di due anni a classificarsi, nel luglio 2012, al quinto posto dei campionati italiani giovanili di Ragusa per salire al terzo posto al campionato italiano giovanile del luglio scorso. Risultati che in breve lo hanno proiettato all’attenzione della Federazione nazionale Scacchi che lo ha selezionato come unico rappresentante per la categoria under 8”. Jacopo, sotto lo sguardo di mamma e papà, sembra quasi sorpreso da tanta attenzione e anche oggi ai giornalisti ha confidato che in realtà tra le sue passioni c’è anche il calcio: ”ma il mio sogno – dice – resta quello di diventare un campione di scacchi”. “Mi alleno poco, meno di due ore al giorno, – racconta Jacopo – come deciso dal mio maestro, ma mi bastano. Quando ho davanti l’avversario mi concentro solo sulle mie mosse, alcune sono un segreto e non le posso dire”.