Una notizia che lascia davvero interdetti: un professore di una scuola media in provincia di Ferrara avrebbe scambiato messaggi non consoni con una sua alunna di 13 anni. Le chat sono state analizzate dagli inquirenti tanto da avviare un’indagine che sta per concludersi con la richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di adescamento di minore nei confronti del docente.
Come riporta Corriere Universitario, le indagini dei carabinieri hanno rilevato che i messaggi scambiati, nell’arco di un mese, fossero a sfondo erotico con il racconto di fantasie sessuali da parte del docente. Come riporta l’edizione de il Resto del Carlino, dal 7 novembre ai primi di dicembre sarebbero stati oltre 10mila i messaggi scambiati tra i due. Nel capo di imputazione si legge che l’indagato “approfittando del ruolo di docente, attraverso una condotta complessiva improntata a condizionare la volontà della minore, affidata alla sua cura e istruzione, l’avrebbe indotta a compiere atti di natura sessuale, prospettandole, di persona o tramite messaggi, le sue fantasie erotiche”.
Inoltre, sono state anche riscontrate videochiamate e telefonate per ore e ore. Al momento, però, non sarebbero emersi elementi di natura pedopornografica o immagini vietate della parte offesa. Così come sono stati esclusi atti sessuali di ogni tipo.
La risposta dell’USR
Non si è fatta attendere la risposta dell’Ufficio scolastico regionale che con una nota mette chiarezza su eventuali provvedimenti.
Ecco la nota.
Con riferimento alle ripetute richieste di dichiarazioni che stanno pervenendo all’Ufficio Scolastico Regionale in relazione ad una vicenda di cui si sta occupando la Magistratura e che attiene ai comportamenti di un docente di scuola secondaria di primo grado della provincia di Ferrara, con l’esclusivo intento di contribuire ad assicurare il necessario clima di serenità nella comunità scolastica, si ritiene opportuno precisare quanto segue.
- Non appena sono pervenuti i necessari elementi, l’Amministrazione scolastica ha proceduto tempestivamente a porre in essere i provvedimenti di competenza.
- Per evidenti ragioni di riservatezza delle parti coinvolte non è possibile comunicare agli organi di stampa la tipologia dei provvedimenti adottati.
- Resta fermo che l’Amministrazione scolastica prenderà atto delle decisioni della Magistratura sulla vicenda ai fini delle ulteriori determinazioni.