Un gruppo di docenti e la dirigente di un importante liceo della regione Calabria sono al centro di un’inchiesta che riguarda presunti accessi non autorizzati al registro elettronico della scuola, con l’obiettivo di modificare i voti degli studenti. L’indagine, condotta dalla procura, ha portato alla notifica di chiusura delle indagini per vari membri del personale scolastico, oltre ad altre figure coinvolte, come il marito di una docente e un maresciallo della Guardia di Finanza. Questo è quanto riportato da Ansa.
Secondo le accuse, sono stati effettuati diversi accessi al sistema informatico scolastico tra gennaio e giugno dello scorso anno, con lo scopo di alterare i voti già assegnati in diverse materie, tra cui Storia dell’arte, Latino, Scienze naturali e Scienze motorie. Inoltre, emergerebbe anche la falsificazione di fogli di presenza e ore di attività extracurricolari, per le quali il personale docente riceveva compensi aggiuntivi.
Il maresciallo coinvolto, sempre secondo l’accusa, avrebbe utilizzato il proprio account per accedere al sistema informatico giudiziario e ottenere informazioni riservate su procedimenti penali, agendo su richiesta di una docente e del suo coniuge, anch’essi indagati in uno di questi casi.
Infine, l’indagine ha messo in luce accuse di maltrattamenti sul posto di lavoro, in particolare nei confronti di alcuni insegnanti che avrebbero subito atteggiamenti persecutori da parte della dirigente, accusata di aver attuato pratiche di mobbing contro chi si era opposto alle sue decisioni nella gestione dell’istituto.