I lettori ci scrivono

Scandalo Test Medicina, non sarebbe meglio abolirli?

Illustrissima Senatrice Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca,

sono il padre di una studentessa che ha provato il test di ammissione Medicina 2023-2024; la ragazza è entrata in graduatoria ma, credo non in posizione utile per l’accesso effettivo. Mi permetto di scriverLe questa breve lettera perché sono piuttosto amareggiato ed anche arrabbiato per come è stato organizzato il Tolc e per come in questi anni è stato regolato l’accesso a Medicina.

Evidenzio solo due problemi: il primo riguarda l’equalizzatore (alcuni candidati con pochissime risposte esatte (10-12 o anche meno) ma considerate difficili hanno raggiunto un buon punteggio e sono stati ammessi, a dispetto di chi ne aveva risolte molte di più), il secondo riguarda l’aver somministrato alcune identiche domande nelle due sessioni di prove di esame.

E’ risaputo da chi lavora nell’istruzione, che i giovani d’oggi, ma qui sembra anche alcune scuole che gli preparavano, sono fortemente tecnologici e scaltri, ahimè, nel copiare costruire e trasmettere banche dati sui social; figuriamoci che cosa sia potuto succedere se conoscevano anche solo alcune risposte esatte, magari valutate dall’equalizzatore con punteggio alto.

Le chiedo, e so bene che non è Sua la responsabilità, come sia stato possibile costruire un sistema di selezione così complesso e allo stesso tempo vulnerabile! Mia figlia, durante la sua carriera scolastica è sempre stata promossa con pieno merito, non ha mai copiato né trasmesso sui social; però con questi risultati (54) sarà costretta a rivolgersi ad Università di Medicina all’estero. Fin da piccola ha manifestato forti motivazioni a stare e a curare le persone malate e non ha intenzione di cambiare il percorso di studi scelto che fa parte delle sue attitudini personali. E questo tipo di caratteristiche, così importanti per i futuri medici, non si valutano creando sbarramenti assurdi con dei quiz! 

Le chiedo vivamente se non sia il caso di intervenire in maniera risolutiva, abolendo i test di ammissione; in questo modo si troverebbe una soluzione a questa situazione che crea problemi ai giovani italiani più bravi e meritevoli e allo stesso tempo si risolverebbe nel Paese la forte carenza di medici.

Nella speranza di un Suo diretto interessamento, Le porgo i miei migliori saluti e auguri di buon lavoro.

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