La preside della scuola di Imperia, Annarita Zappulla, finita in carcere per aver utilizzato l’auto della scuola davanti al gip Massimiliano Raineri, si è resa conto di aver commesso una violazione, ma si è difesa spiegando che da 40 giorni utilizzava il veicolo dell’Ipsia perché la sua auto era fuori uso per un grave incidente.
Il gip Raineri, al termine dell’interrogatorio, non ha convalidato l’arresto e ha derubricato il reato da peculato ordinario a peculato d’uso che non prevede l’arresto, e ha concesso la scarcerazione che già domenica aveva avuto il placet della procura.
La preside ha spiegato di aver iniziato ad utilizzare l’auto della scuola (donata dalla Toyota per far fare pratica agli studenti del corso di meccanica), dopo che la sua era fuori uso a causa di un incidente.
Ha spiegato di aver accompagnato il marito a Torino, ma per un intervento chirurgico ambulatoriale già programmato. Nel corso di quello spostamento aveva bucato un gomma e la nuova era stata addebitata alla scuola.
“Si trattava però di un gomma già vecchia e che sarebbe stata comunque sostituita” precisa l’avvocato della donna, che aggiunge: “La preside era andata a Mentone per incontrare la segretaria e compilare moduli per accedere a finanziamento europeo: con il suo arresto, sono andati persi 400mila euro di fondi per la scuola”
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