Estero

Scarsi risultati in matematica degli studenti olandesi: carenza di docenti tra le cause

Il Vecchio Continente si confronta oramai da oltre un biennio con un sensibile calo delle prestazioni della comunità scolastica nel suo complesso, con riferimento particolare alle discipline di base e rispettive abilità: lettura, scrittura, comprensione del testo e calcolo logico. Le chiusure COVID-19, per motivi sanitari, sono state accompagnate da una tragica recessioni relativa alle competenze ed alle conoscenze raccolta dai principali organi europei che monitorano ed indagano circa i cambiamenti a livello didattico per le nuove generazioni. Anche nel Belpaese le prove INVALSI dello scorso anno han fornito un’istantanea della penisola assai frammentata: Nord e Sud sono ancora a confronto e viaggiano a velocità differenti. Anche altre realtà europee soffrono in prima linea il non raggiungimento degli obiettivi minimi necessari nelle discipline strategiche, Un caso essenziale ma non isolato è relativo ai Paesi Bassi: oltre il 70 % degli studenti delle sole scuole professionali del paese – secondo un’indagine condotta di recente dal Ministero della Pubblica Istruzione – non sarebbe stato in grado di rispondere a basici quesiti di aritmetica, matematica e geometria e dunque non raggiungerebbe i livelli minimi previsti per quell’anno scolastico nelle rispettive discipline.

Il caso e i dati: una questione di percorsi

Ben il 72% degli studenti del secondo anno dell’istruzione secondaria professionale (nota come VMBO) e il 20% dell’istruzione preuniversitaria (HAVOVWO) non hanno le competenze matematiche richieste, ha riferito l’Ispettorato dell’Istruzione dopo aver condotto un esame approfondito su questi giovani studenti delle scuole superiori. nell’anno 2021-2022. L’Ispettorato teme che la mancanza di competenze in matematica possa mettere a repentaglio le prospettive future di questi studenti ed il relativo inserimento nel contesto universitario. Entro la fine del secondo anno dell’istruzione secondaria, gli studenti VMBO devono aver raggiunto il livello 1F, lo standard minimo da soddisfare alla fine dell’istruzione primaria incentrato sulle competenze di base come leggere uno strumento di misura e convertire le dimensioni della stessa su più scale. La maggior parte degli studenti VMBO del secondo anno non ha soddisfatto le aspettative richieste. Agli studenti HAVO e VWO è richiesto di raggiungere il livello 2F: competenze relative alla gestione del tempo e del denaro, orientamento generale e capacità di misurazione. Secondo l’Ispettorato, queste competenze sono cruciali per il la condotta e la vita sociale ed indipendente. Un quinto degli studenti HAVO e VWO non soddisfa questo requisito. Entro la fine dell’istruzione secondaria, gli studenti VMBO dovrebbero essere al livello 2F e gli studenti HAVO e VWO al livello 3F, necessari per avere successo nell’istruzione superiore ed universitaria. Dato che così tanti non soddisfano i requisiti minimi all’inizio del loro percorso di istruzione secondaria, l’Ispettorato si preoccupa delle loro possibilità effettive di inserimento.

Carenza di personale tra le probabili cause

Gli studenti che non padroneggiano questi livelli hanno prospettive future limitate“, ha affermato l’Ispettorato. “Dopo tutto, ti imbatti in figure sia nella tua vita personale che nella tua istruzione o lavoro. Ad esempio sotto forma di importi nel negozio e sulla bolletta energetica. Ma anche come quantità in una ricetta. O nelle somme con cui risolvi un problema.” A causa della carenza di insegnanti, le materie matematiche vengono spesso condotte da docenti non qualificati, soprattutto nel VMBO, secondo il Ministero. Nonostante ciò, la maggior parte degli studenti dell’istruzione secondaria afferma che il proprio insegnante di matematica è adatto al ruolo e si diletta continuamente sulla medesima lezione sino a che gli studenti non ne abbiano compreso a fondo il significato. Si ritiene che la causa del ritardo possa essere in parte dovuta allo scarso collegamento tra l’istruzione primaria e quella secondaria. Ad esempio, l’insegnante della scuola secondaria può utilizzare nomi diversi per gli stessi concetti. Le competenze matematiche che i bambini acquisiscono nell’istruzione primaria non sono sufficientemente mantenute nell’istruzione secondaria e sono spesso discontinue. L’Ispettorato ha esortato le scuole afferenti all’istruzione secondaria a prestare maggiore attenzione e tempo all’insegnamento delle competenze logico-computazionali di base, introducendo anche elementi di matematica in altre materie. Anche le lezioni di matematica richiedono “ulteriore professionalizzazione”, ha affermato l’Ispettorato.

Il report condotto è reperibile al seguente link: https://www.onderwijsinspectie.nl/actueel/nieuws/2024/02/27/reken–en-wiskundevaardigheden-van-veel-leerlingen-in-onderbouw-voortgezet-onderwijs-blijven-achter

Andrea Maggi

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