Scatti di anzianità, assemblea nazionale in diretta web
Sono numerosi i motivi che spingono il sindacato della Gilda degli Insegnanti a “scendere sul piede di guerra”. Primo fra tutti l’abolizione degli scatti di anzianità. A questa protesta si aggiungono anche quelle contro i tagli agli organici; alla decimazione del corpo docenti e al licenziamento in massa dei precari.
“Il clima tra gli insegnanti – spiega Di Meglio in un comunicato – è molto teso perché il Governo non ha mantenuto la promessa di Tremonti di restituire le progressioni di carriera e perché il ministro Gelmini ha intenzione di cancellare totalmente gli scatti a partire dal 2013. Si tratta di una discriminazione molto grave – attacca il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – visto che il provvedimento riguarda soltanto gli insegnanti, mentre tutti gli altri lavoratori continuano a godere degli scatti. Un’ingiustizia sociale che assume un peso ancora maggiore alla luce delle nuove regole sulla formazione dei docenti stabilite dal ministero dell’Istruzione, in base alle quali per poter insegnare bisogna affrontare un percorso universitario di 5 anni. Dopo tanti sacrifici – conclude Di Meglio – gli insegnanti sono destinati a ricevere uno stipendio di appena 1.200 euro per tutta la vita”.