“Il Governo non intende toccare gli aumenti stipendiali collegati all’anzianità di servizio”.
La precisazione è del Miur, dopo che l’Anief ha denunciato che “la Legge 107/2015, adottando il comma 126 e altri a seguire, prevede un meccanismo premiale, ai sensi del Decreto Legislativo 150/2009, che presto riguarderà soltanto i docenti individuati dal dirigente scolastico”.
Per il dicastero dell’Istruzione, però, “l’affermazione contenuta nel comunicato di una nota sigla sindacale è destituita di ogni fondamento e potrebbe creare un allarme ingiustificato fra i docenti”.
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“I 200 milioni per la valorizzazione del merito degli insegnanti previsti dalla Buona Scuola – ha continuato il Miur – sono risorse nuove e aggiuntive che non vanno a toccare la retribuzione dei docenti e gli scatti di stipendio. Con i 200 milioni per il merito e i 500 euro di bonus per l’aggiornamento assegnati a ciascun docente le risorse per gli insegnanti sono aumentate”.
Controreplica dell’Anief: “sulla conferma per il futuro degli scatti di anzianità, il Governo non deve smentire il sindacato ma il Decreto Legislativo 150/2009, nella parte in cui prevede gli aumenti stipendiali legati alle performances individuali piuttosto che all’anzianità di servizio”.
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