Finalmente si parte: per giovedì 6 dicembre alle ore 15,30 i sindacati rappresentativi del comparto scuola sono stati convocati presso la sede dell’Aran per l’avvio della trattativa sul riconoscimento degli scatti stipendiali.
Per la CislScuola si tratta di un risultato importante della mobilitazione sindacale.
“Adesso – dichiara il segretario nazionale Francesco Scrima – siamo impegnati a concludere nel più breve tempo possibile e in modo positivo una “partita” che si sta trascinando da lungo tempo, tra inerzie e latitanze, rimosse soltanto grazie alla nostra mobilitazione”.
Scrima rivendica di “aver condotto una battaglia seria, basata su una scelta compiuta in modo ponderato, serio e coraggioso, che si contrappone all’inconcludenza di chi non sa andare al di là dei propri slogan”.
Il riferimento alla Flc-Cgil è fin troppo evidente.
D’altronde il sindacato di Mimmo Pantaleo non usa mezzi termini e adotta come slogan una metafora che non lascia dubbi: “Scatti, il gioco delle 3 carte. Una sola certezza: si perde sempre”.
I numeri che fornisce la Flc avvalorano questa lettura perché si parla di un taglio sul fondo di istituto non inferiore ai 350milioni di euro all’anno e siccome l’importo attuale del fondo è di 1.386 milioni di euro è facile prevedere che nell’arco di poco tempo il fondo stesso sarà di fatto azzerato.
In linea teorica la trattativa dovrebbe essere relativamente rapida in quanto è interesse di tutti chiuderla in fretta. Ma le trattative, si sa, riservano sempre qualche incognita. Per esempio i tempi potrebbero allungarsi se l’Aran dovesse decidere di cercare di ottenere anche la firma della Flc che, viste le premesse, non si farà convincere facilmente a sottoscrivere l’accordo.
E poi c’è un altro motivo che dovrebbe indurre tutti a chiudere la questione al più presto: fino a quando non si sottoscriverà l’accordo sugli scatti non si potrà sapere di quanto sarà decurtato il fondo di istituto e quindi non sarà possibile avviare la contrattazione decentrata nelle singole scuole.
Se la trattativa dovesse andare per le lunghe i contratti di istituto potrebbero slittare ancora.
Ma intanto docenti e Ata, nelle scuole, stanno già svolgendo incarichi e attività aggiuntive. Insomma un bel pasticcio.