Categorie: Personale

Scatti dopo tre anni e a due docenti su tre

Secondo il sistema ipotizzato dal governo, scrive Il Sole 24 ore, ogni scatto avrebbe il valore di 60 euro netti in più al mese e l’incremento stipendiale per 2 insegnanti su 3 si registrerebbe ogni 3 anni, inoltre, se con il sistema attuale un docente deve attendere 9 anni per ottenere 140 euro netti in più al mese, con il nuovo sistema un docente che rientri nei 2/3 che maturano lo scatto potrà ottenere già 120 euro netti in più al mese dopo 6 anni.

Sembra che il nuovo sistema non provocherebbe risparmi di spesa.

Il nuovo meccanismo di carriera proposto dal governo non punterebbe più dunque “solo sull’anzianità di servizio ma anche sul merito, sulla valutazione e sulle competenze acquisite nel tempo”.

Secondo Toccafondi, un docente neoassunto che con le regole attuali avrebbe dovuto attendere 9 anni per ottenere lo scatto di 140 euro al mese, nello stesso arco temporale con il nuovo sistema potrà guadagnare fino a 180 euro in più. Un insegnante a metà carriera: se nell’anno scolastico 2015-2016 ha 15 anni di anzianità manterrà lo stipendio maturato con la prospettiva di poter guadagnare al termine della carriera più di 420 euro netti al mese rispetto ai 325 che avrebbe guadagnato con il sistema attuale. Un docente che sempre nell’anno scolastico 2015-2015 entra nella classe di anzianità “21” dovrebbe aspettare 7 anni e quindi il 2022 per avere un incremento di circa 120 euro netti al mese. Con il nuovo meccanismo, se rientra nel 66%, potrà avere 6o euro netti nel 2018 e altrettanti nel 2021, per un totale di 120 euro netti al mese in più, ma con la differenza che avrà avuto quasi 2.200 euro netti in più tra il 2018 e il 2021.

Pasquale Almirante

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