Sugli scatti automatici al personale della scuola è arrivato il tempo delle scelte. Che possono essere anche dolorose. A farlo intendere è stato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, durante un’audizione in commissione Istruzione al Senato durante la quale ha ripercorso i principali passaggi della vicenda: Carrozza ha ricordato che l’operazione di recupero delle progressioni economiche, dopo il blocco deciso dal Governo, ha riguardato solo gli insegnanti ed è molto onerosa. In ogni caso, sulla questione “incontrerò i sindacati la prossima settimana”.
Ed è in quella occasione che si capire se, effettivamente, alcune centinaia di milioni di euro verranno prelevati dal Mof. “Ci stiamo lavorando, è presto per dirlo, stiamo facendo un monitoraggio dei fondi disponibili”, aveva risposto il Ministro ai cronisti che le chiedevano se si dovrà attingere dal Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa o se si potranno trovare i soldi altrove. Anticipando anche che “l’audizione in Senato di oggi” servirà “a rendere conto al Parlamento di ciò che è successo. Farò una ricostruzione di tutto il meccanismo, illustrerò tutti i dati in modo trasparente. Mi sembra anche un’occasione importante – ha aggiunto – per dire pubblicamente quali sono gli stipendi degli insegnanti, come funziona la loro progressione di carriera, anche in funzione di un’assunzione di responsabilità da parte del Parlamento sul futuro”.
Ma ai sindacati la convocazione non basta: nella stessa giornata la Fgu-Gilda degli Insegnanti ha chiesto anche di avviare con urgenza la trattativa all’Aran. Ciò eviterebbe “di perdere i 120 milioni di euro già stanziati e di attivare procedure inaccettabili di restituzione degli scatti non contrattualizzati.“Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 17 gennaio e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale – ha fatto sapere la Fgu-Gilda – ha risolto solo in parte le urgenze relative alle trattenute che il Mef intendeva applicare sulle buste paghe dei docenti in mancanza dell’accordo sugli scatti del 2012-13. La copertura finanziaria appare ancora incerta. Di fronte a 120 milioni di euro disponibili, frutto delle economie derivanti dalla ‘riforma Gelmini’, mancano ancora oltre 250 milioni per garantire il riconoscimento degli scatti del 2012 e affrontare in parte la situazione del 2013. Il Governo – ha concluso la Gilda – non ha trovato alcuna risorsa aggiuntiva ed è quindi necessario e urgente l’atto di indirizzo interministeriale”. Per questo, “bisogna fare in fretta – denuncia la Fgu-Gilda – perché le scuole non hanno certezza delle risorse da utilizzare in sede di contrattazione di istituto e il personale rischia di lavorare gratuitamente”.