La questione degli scatti stipendiali continua a tenere banco.
Da un lato si incomincia a capire meglio il problema della restituzione di quanto percepito dal personale scolastico a seguito dell’accordo sindacale del marzo scorso e dall’altro si ripresenta, del tutto irrisolto per il momento, il tema del recupero dello scatto stipendiale per coloro che lo hanno maturato nel 2012.
Con il CCNL del marzo 2013 erano state individuate le risorse necessarie (381 milioni l’anno a partire dal 2012) recuperandole in misura molto ridotta dai risparmi di sistema (poche decine di milioni) e in gran parte da una “sforbiciata” consistente al fondo di istituto.
Ma adesso si pone anche il problema di chi ha maturato il passaggio nel 2012.
Ed è già da almeno un paio di mesi che sindacati e ministero stanno cercando una soluzione che però sembra ancora lontana.
Non si spiega altrimenti il senso di un comunicato diramato proprio in queste ore dalla Fgu-Gilda: “Siamo stanchi di aspettare: vengano restituiti ai docenti gli scatti stipendiali 2012 o sarà sciopero generale”.
L’aut aut al Governo è perentorio e sembra davvero aprire la strada ad un nuovo percorso.
D’altronde anche sulla questione della restituzione degli aumenti la Gilda non è tenera: “La politica di questo Governo in materia scolastica è estremamente negativa: è indecente chiedere con una norma retroattiva la restituzione dei soldi a una categoria che già si trova sull’orlo dell’impoverimento”
“Il Governo – aggiunge il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – è sempre pronto a mettere le mani nelle tasche dei cittadini ma se la prende comoda quando si tratta di ridare ciò che è dovuto. Riteniamo totalmente inaccettabile il prelievo forzoso deciso dal ministero dell’Economia nelle buste paga degli insegnanti già ridotte all’osso e doppiamente penalizzate dal mancato rinnovo del contratto e dal blocco degli scatti 2013”.
Per concludere con un vera e propria sfida: “Se non arriverà subito l’atto di indirizzo per il pagamento degli scatti 2012 il 10 gennaio, quando si riunirà il consiglio nazionale della Federazione Gilda-Unams, stabiliremo la data dello sciopero generale”.
Il Ministro, insomma, è avvertito: la prossima settimana, con la riapertura delle scuole, si dovranno dare risposte certe a docenti e Ata, in caso contrario la situazione potrebbe complicarsi.
Insomma non basteranno più né gli annunci né gli inviti a collaborare e a “volersi bene”.
Arrivati a questo punto appare indispensabile che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
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