Politica scolastica

“Scegliamo il futuro”, la Uil Scuola presenta un manifesto per cambiare il mondo dell’istruzione. Ecco i punti

Si è svolta questa mattina, martedì 23 aprile, al Teatro Italia di Roma la manifestazione nazionale della Uil Scuola Rua dal titolo “Scegliamo il futuro“. Durante l’evento è stato lanciato il manifesto programmatico per migliorare le condizioni di scuola, università e ricerca.

“La manifestazione di oggi è un messaggio chiaro e forte ad una politica concentrata sulle sole scadenze elettorali e distratta rispetto alle gravi emergenze del Paese reale – dichiara Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della UIL Scuola Rua – Il diritto all’istruzione va tolto dalle logiche divisive e dal terrendo dello scontro politico. Oggi ci siamo confrontati con tutti gli attori della scuola, una scuola che necessita di più attenzioni, di una politica che mira a valorizzarla attraverso il personale che la fa funzionare tutti i giorni e che istruisce menti libere e critiche”.

I punti del manifesto

Ecco di seguito i temi del manifesto.

1. LA SCUOLA FUORI DALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA – La riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica sono obiettivi che ci chiede l’Europa e, entro il 2030. Questi obiettivi poco hanno a che fare con il disegno di autonomia differenziata e si collegano solo parzialmente al progetto di dimensionamento in atto che, secondo le direttive europee, andava realizzato contestualmente alla riduzione del numero di alunni per classe.

2. I SETTORI DELLA CONOSCENZA FUORI DAL PATTO DI STABILITA’ – La spesa corrente per il sistema nazionale di scuola, università e ricerca va tenuta fuori dalle politiche di austerity e riduzione della spesa. Investire in istruzione significa garantire sviluppo, coesione, inclusione al nostro Paese. Bisogna anche superare il metodo di calcolo della cosiddetta “spesa storica”, in base alla quale l’attribuzione delle risorse viene effettuata sulla base di quanto speso in passato da uno stesso ente per uno stesso servizio. In pratica, riceve di più chi garantisce determinati servizi, a svantaggio di chi non è stato mai in grado di erogarli.  

I punti del manifesto includono:

– Il miglioramento dei contratti per il personale della scuola, dell’università e della ricerca.

– L’aumento delle retribuzioni per riconoscere il valore sociale del personale.

– La garanzia di docenti specializzati per gli alunni con disabilità.

– La progressiva eliminazione del lavoro precario nel mondo della scuola.

– La programmazione di un piano di investimenti nel settore pubblico per università e ricerca.

– La garanzia del diritto universale allo studio per tutti, specialmente per i giovani in difficoltà economica.

Redazione

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