I lettori ci scrivono

Come scegliere il migliore libro di testo a scuola

Fare molta attenzione alla scelta dei libri di testo che devono mettere a proprio agio l’alunno e far in modo che deve familiarizzare con il libro. Uno degli adempimenti fondamentali della funzione docente è la scelta dei libri di testo che solitamente avviene attraverso due passaggi: quello dei dipartimenti disciplinari e quello del collegio dei docenti.

I libri di testo rappresentano lo strumento, il mezzo, il canale mediante i quali lo studente apprende, elabora e fa’ suo le conoscenze acquisite per poi trasformarle in competenze con l’ausilio dei compiti di realtà. Oggi, tutti i docenti sanno che le metodologie didattiche si basano sull’accertamento delle competenze che sono il risultato di due combinazioni: le conoscenze, cioè i saperi e le abilità, ossia ciò che l’alunno sa fare. La scelta dei libri di testo rappresenta un momento importante della vita scolastica, perché un buon libro di testo ha la missione di facilitare, di mediare, di rapportare lo scambio delle informazioni e quindi la trasmissione delle conoscenze tra l’alunno e l’insegnante. I libri di testo che si utilizzano nelle scuole non sono ormai più quei ponderosi volumi zeppi di informazioni e privi di immagini sui quali si sono formate intere generazioni di studenti ora adulti, ma sono strutturati secondo precise indicazioni ministeriali che vengono incontro alle esigenze degli alunni e ne facilitano il processo di apprendimento.

Sono infatti chiari, puntuali, puntano sulle informazioni essenziali, agevolano la comprensione e mettono l’alunno nelle condizioni di acquisire un buon metodo di studio. I libri di testo, quindi devono essere scelti tenendo conto delle esigenze didattiche degli alunni e non delle case editrici, le quali in prossimità delle riunioni dipartimentali e dei collegi docenti forniscono agli insegnanti una pila di copie gratuite di testi da visionare.

Sta alla competenza professionale di ciascun docente scegliere il libro di testo che maggiormente risponde alle richieste dell’utenza finale che sono gli alunni. Solo così si può costruire una scuola che facilita l’apprendimento, viene incontro alle famiglie e forgia alunni che imparano con l’obiettivo di rendere spendibili nella vita tutto quello che la scuola è riuscita a fare.

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024

Concorso docenti Pnrr 2, bando in scadenza il 30 dicembre: come fare domanda? – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

23/12/2024