L’assemblea nazionale del partito il 20 settembre scorso ha deciso che bisogna andare avanti, nonostante delusioni, incomprensioni e soprattutto addii, che sono stati tanti.
Ma ci sarebbero state anche tensioni, fa sapere Italia Oggi, a seguito della dichiarazione della ministra Stefania Giannini secondo cui «il progetto di Scelta Civica sarebbe politicamente assorbito dall’esistenza di Matteo Renzi». Posizioni «non condivise dalla stragrande maggioranza del partito» che già subodora forse la fuga di Stefania fra le braccia di Matteo, più accoglienti e sicurissime.
Intanto per la successione alla segreteria si sono candidati Irene Tinagli ed Enrico Zanetti. Mentre la prima, docente all’Università Carlos III di Madrid ed editorialista della Stampa sta ancora lavorando alla sua mozione, Zanetti, esperto tributarista e sottosegretario all’Economia, ha già reso pubblico un minuzioso documento in cui illustra la sua «passione riformista».
In ogni caso rimane una condivisione di idee e di progetti da parte di Tinagli e Zanetti, per cui c’è chi in Sc già prefigura un ticket tra i due con la creazione di un programma in comune per il futuro del partito che fu di Mario Monti
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