La sentenza n 11 del Consiglio di Stato in adunanza plenaria del 20 dicembre 2017 non solo non è mai stata applicata, ma è stata rimessa in discussione, sollevando nuovamente l’annosa questione della validità del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 ai fini dell’inserimento GAE, Graduatorie ad Esaurimento.
Il massimo consesso della giustizia amministrativa, che aveva già risolto il contrasto giurisprudenziale, riconoscendo al diploma magistrale titolo abilitante all’insegnamento, ma non sufficiente per l’inserimento alle suddette graduatorie, si è riunito in data 20 novembre 2018, fissando un’ulteriore udienza cautelare per il 12 dicembre 2018 e rimandando l’emissione del giudizio al 20 febbraio 2019.
Inoltre, è fissata per il 12 marzo 2019 l’udienza della Corte di Cassazione, che potrebbe annullare la sentenza emessa dal Consiglio di Stato.
Il problema della stabilizzazione poteva risolversi con un concorso ordinario per tutti i docenti abilitati, affinché potessero emergere le competenze e le conoscenze sia dei diplomati, sia dei laureati, ma che, tra rimandi e provvedimenti legislativi, continua a rendere labile il futuro professionale di una sola categoria di docenti, i laureati in Scienze della Formazione Primaria.
Inoltre, la nuova Legge di Bilancio 2019, il cosiddetto Decreto Semplificazioni, prevede l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento entro il 30 giugno 2019, ma si è d’accordo con la possibilità di proroga al 2020, anno in cui ci sarà anche l’aggiornamento delle graduatorie di istituto. Posticipare l’aggiornamento significherà evitare nuovi contenziosi e operazioni nefaste di mobilità.
Infatti, per Infanzia e Primaria, a differenza di altri ordini e gradi di istruzione, il numero dei docenti è elevato, tra inserimenti a pieno titolo e con riserva. Si sa che con l’aggiornamento delle graduatorie avvengono i cambi di provincia e che 50 % dei posti disponibili è riservato alle GAE di ogni regione.
Un aggiornamento nel 2019 comporterebbe un ulteriore spostamento di massa di docenti da sud al nord, svuotando alcune GAE e ostruendone altre, falsando anche i numeri dei posti disponibili del concorso straordinario. Inoltre, se, come dichiarato, il bando del concorso ordinario è imminente e se i posti disponibili saranno circa 10000, ma solo nelle regioni in cui sono esaurite le graduatorie di merito, un aggiornamento nell’anno corrente modificherebbe anche le possibilità e i tempi di una stabilizzazione tramite concorso ordinario.
Il Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento si augura che, nelle sedi opportune, si possano ristabilire i principi di equità e meritocrazia e che il depennamento di chi è in GAE con cautelare avvenga in tempi rapidi per non incorrere in scenari ancora più allarmanti.
Coordinamento Nazionale SFP Nuovo Ordinamento
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