
Si può ripetere la prova orale di maturità se si ha avuto un attacco di panico che ne ha compromesso l’esito? A quanto pare no: questo è ciò che hanno deciso di giudici del Tar Sicilia, come riportato da Il Sole 24 Ore.
La ragazza ha avuto un attacco di panico
Il Tar Sicilia (sentenza 658/2025) ha chiarito che, in questi casi la prova può essere sospesa, ma se già conclusa non può essere ripetuta anche se si presenta un certificato medico. Nella vicenda una studentessa era stata bocciata all’esame di maturità e l’esito gravemente deficitario del colloquio era stato a suo dire legato a un attacco d’ansia subito nel corso dell’orale: nonostante i dieci minuti di pausa concessi dalla commissione non era riuscita a rispondere ad alcuna domanda, nemmeno su argomenti di sua scelta.
L’indomani la studentessa aveva fatto pervenire alla commissione un certificato medico che attestava il suo attacco di panico, chiedendo la ripetizione della prova. Tale richiesta era stata però respinta dalla commissione che aveva concluso i suoi lavori bocciandola.
La decisione
Secondo il giudice amministrativo, solo in casi eccezionali, ad esempio se nel corso delle prove d’esame un candidato non può proseguire o completare le prove da calendario, il presidente può, con propria deliberazione, stabilire se l’esame può proseguire o se il candidato va rinviato alle prove suppletive o straordinarie.
Diversamente, in casi come quello esaminato (un “blocco emotivo” durante una prova già conclusa), non è possibile ripeterla, anche presentando certificazioni mediche. Il Tar Sicilia ha specificato che ciò vale anche se lo studente ha avuto un percorso scolastico e di ammissione agli esami sufficiente.