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Schettini: “Criticato da chi insegna per seconda scelta, invece i prof devono essere motivati”, poi i consigli per la maturità

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La maturità 2024 si sta avvicinando: la prima prova dell’Esame di Stato di quest’anno si svolgerà la prossima settimana, il 19 giugno. Il docente di fisica Vincenzo Schettini, volto del progetto editoriale La Fisica Che Ci Piace, ha fornito, ai microfoni de La Repubblica, alcuni consigli agli studenti maturandi.

Maturità 2024, i consigli per gli studenti di Schettini

Ecco le sue parole: “Bisogna guardare i professori e dire loro: questo sono io, spiegare quale sarà il proprio contributo al mondo. Così comincerei l’orale. Chissene importa dei collegamenti: raccontate un disegno di vita. Occorre già da giovani pensarlo anche affrontando i possibili sbagli. I ragazzi oggi hanno il terrore di fare errori. Che peccato! Si è perso il gusto dello sbaglio. Recuperiamolo, facciamoglielo capire, come genitori e come insegnanti“.

Poi Schettini ha parlato della sua esperienza con la maturità: “Non mi scorderò mai la sera prima, mi sono messo a preparare la ‘cartucciera’ (la classica cintura piena di riassunti di possibili temi da nascondere magari nei pantaloni). Quando poi sono arrivato a scuola sono andato in bagno e l’ho buttata nel cestino perché mi sono detto: ‘Vince’, devi far vedere chi sei tu’. Mi sono seduto al banco, ho scelto un tema in cui si parlava di arte e linguaggio stem. Io sono anche violinista e in quel tema ho deciso di raccontare tutto me stesso. Il mio consiglio è: siate originali, fate uscire la vostra personalità”.

Schettini e le colpe dei genitori

Il prof di fisica ha anche discusso in merito alle tante critiche che ha ricevuto in questi anni: “All’inizio ero stupito, poi però mi sono detto che è ovvio che nei grandi numeri non tutti ti possono amare; poi sappiamo come funziona, i classici leoni da tastiera sono dappertutto. Alcuni si dicono docenti ma è una piccola percentuale, credo formata da chi è entrato nel mondo della scuola come seconda scelta. Questo è un peccato, perché chi lavora in classe deve avere forti motivazioni, soprattutto in questi anni in cui insegnare è diventato più difficile”.

E, infine, alcune parole sui genitori: “A volte puntano a standard alti e se i loro figli non raggiungono l’obiettivo danno colpa alla scuola. I genitori devono riprendere il potere del loro ruolo e dare maggior credito all’istituto scolastico. Gli studenti devono solo mettersi sui libri? No! Ci sono due punti fondamentali: ‘fare cose ‘e mettersi in gioco”, ha concluso.

Schettini: “Con i genitori ho un rapporto bello”

Vincenzo Schettini, ormai celebre docente di fisica pugliese, conosciuto dal grande pubblico con il nome del suo progetto, “La Fisica Che Ci Piace“, presente alla tappa catanese del suo primo spettacolo teatrale, “La Fisica Che Ci Piace – La Lezione Show“, scritto insieme a Paolo Ruffini, ha parlato ai microfoni della Tecnica della Scuola di scuola, docenti, rapporto con i genitori.

Ecco le sue parole: “Con i genitori ho un rapporto bello perché sono schietto, soprattutto quando un alunno va male. Quando si parla con i genitori tiriamo fuori una sorta di osservazione speciale che noi docenti e loro genitori hanno sui loro figli. I genitori sono super impegnati ma anche molto attenti e amano parlare schiettamente con i prof”.