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Schettini: “I colleghi? C’è chi mi vorrebbe Ministro dell’Istruzione e chi morto. In molti vengono a teatro, ecco perché”

Il docente di fisica Vincenzo Schettini, noto volto del progetto editoriale “La Fisica Che Ci Piace”, ha rilasciato un’intervista a La Regione, ripresa da Virgilio Sapere, in cui ha parlato delle opinioni dei colleghi in merito alla sua attività da influencer, creator e volto televisivo.

“I colleghi a scuola non si sono sorpresi, anzi – ha detto -. Quando non ero ancora ‘La Fisica Che Ci Piace’ mi dicevano che avrei dovuto fare teatro o tv, perché vedevano in me le caratteristiche di chi andava oltre. Nel mondo degli insegnanti invece, la mia percezione è variegata: c’è chi mi ama, chi mi invidia, chi mi odia, chi mi vorrebbe ministro dell’Istruzione e chi invece mi vorrebbe morto“.

“A teatro vengono tanti professori”

“C’è poco da fare: vedi un tuo collega che fa determinate cose, non lo conosci fino in fondo e trai delle conclusioni. Se invece conoscessero il mio lato artistico capirebbero quel qualcosa in più che permette di costruire un bagaglio comunicativo di questo tipo”, ha aggiunto.

La percezione generale “è comunque positiva – ha aggiunto -, posso dire che a teatro vengono tanti professori perché tengono alla scuola che si fa amare“.

“Il 99% dei docenti capisce che qualcosa con me sta cambiando”

Il docente ha parlato spesso di scuola e soprattutto di colleghi. Ecco le sue parole di qualche tempo fa: “Il 99% dei docenti capisce che qualcosa con me sta cambiando e io traggo ispirazione da loro. La scuola deve cambiare, noi dobbiamo tirare fuori di insegnare la materia e comunicarla in un’altra maniera. Deve cambiare l’approccio a scuola e rendere liberi i docenti di fare un tipo di formazione diversa”, ha esordito, auspicandosi un cambio di passo nell’ambito della formazione dei docenti.

“Fateci fare corsi di formazione sull’energia interna. I docenti spesso sono intristiti dal riempire le carte, dalle riunioni inutili e sono grigi dentro e lo diventano fuori. Fateci fare corsi di teatro, di canto, di recitazione, fateci liberare quell’energia. Il team building va fatto a scuola. In questo modo i ragazzi mi vedono in maniera diversa, mi vedono felice”, ha concluso il professore pugliese, caratterizzato da uno stile giocoso e originale.

Redazione

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