Sta facendo clamore la ‘lectio magistralis’ tenuta un mese fa dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino in un’aula universitaria a Roma. Secondo quanto riportato il 6 agosto dal quotidiano “La Nazione”, l’intervento si sarebbe svolto al termine di un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell’università La Sapienza.
Schettino ha commentato una ricostruzione del naufragio del Giglio e raccontato agli studenti universitari aneddoti tratti dalla sua esperienza di comandante di navi, soffermandosi sulla gestione di situazioni di panico e di crisi. Schettino ha anche ricevuto un diploma dall’ateneo.
“Sono stato invitato come esperto e ho illustrato agli studenti la gestione del controllo del panico – ha spiegato lo stesso Schettino – So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse”. Tra l’altro “ci sono studi accademici comparativi che mettono a confronto il disastro della Concordia con altre tragedie simili, anche con l’attentato alle Torri Gemelle”.
Dopo le polemiche, riportate dalla stampa nazionale, arriva la presa di distanza del ministro Giannini: che, come riportato in un altro articolo, commenta la presenza del comandante Schettino “un fatto sconcertante. L’autonomia universitaria – ha bacchettato il responsabile del Miur – non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese”.
Anche negli ambienti politici è duro anche il giudizio per quanto accaduto. Per la deputata di Forza Italia Sandra Savino. “In quale altro Paese dell’occidente democratico un’università pubblica, da una parte nega di fatto a un Papa, all’epoca Benedetto XVI, la possibilità di un incontro con gli studenti, mentre a distanza di qualche anno mette in cattedra il comandante Schettino, sul quale, al di là del risvolto processuale in corso, pende una condotta che difficilmente può essere riconosciuta come modello per gli studenti?”.
“Tutto ciò mi pare grottesco e inaccettabile. Per questo chiederò conto al Ministro dell’Istruzione per quali ragioni Papa Benedetto XVI ha meno credenziali del comandante Schettino per poter parlare agli studenti della Sapienza”, ha concluso la parlamentare di FI.
Il ministro Giannini ha già risposto. E pure ilrettore dell’università, Luigi Frati, attraverso Twitter: “La partecipazione di Schettino è una iniziativa autonoma e indegna presa da un docente. La libertà accademica non può essere irresponsabilità, prendiamo le distanze da quello che è avvenuto”.
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