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Schlein: gli alunni sono tutti uguali, non ci sono stranieri, difendiamo la scuola pubblica, ‘no’ all’autonomia differenziata

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“Non voglio più sentire un ministro di questo Governo dire che nelle classi scolastiche bisogna ridurre gli stranieri: ma nelle scuole non ci sono stranieri, non ci sono italiani e stranieri, ci sono bambine e bambini che hanno tutti lo stesso diritto ad una scuola di qualità”. Così si è espressa l’11 ottobre la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando a margine degli Stati generali della montagna e delle aree interne, svolti a Mormanno, in Calabria, riferendosi alle decisioni prese dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara per identificare gli alunni stranieri che non parlano l’italiano e permettere loro di svolgere dei corsi intensivi.

Secondo la dem, “eguaglianza formale e sostanziale che sta nella nostra costituzione: diritti sociali e civili si tengono insieme”.

Parlando, invece, della riforma sulla autonomia differenziata, la leader del Pd ha detto: “Mi sembra che esponenti della maggioranza, parlo di ministri, parlamentari, ma anche di presidenti di Regione, si siano svegliati un po’ tardi, perché noi dall’inizio che diciamo che per questa via si spacca il Paese, si aumentano le diseguaglianze territoriali, spieghiamo cosa vuol dire autonomia differenziata. Quindi se ci sarà un ravvedimento lo verificheremo anche su chi sosterrà il referendum”.

“Vuol dire stabilire per legge – ha aggiunto Schlein – che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, a seconda della regione e del luogo in cui nascono e crescono. Noi invece abbiamo una bella Costituzione che parla di eguaglianza, che deve valere anche nell’accesso al diritto alla salute, che invece non è così, lo sapete com’è la situazione della sanità in Calabria, così come il diritto ai trasporti pubblici locali, su cui il governo nazionale non ha investito un euro, non ha mandato un euro ai comuni, così come lo è la scuola pubblica, che è la prima grande leva di emancipazione sociale delle persone“.

Per la segretaria del Pd “se vogliamo dare un futuro migliore ai giovani è da lì che si parte a ridurre le diseguaglianze, perché noi non accettiamo l’idea di un’Italia in cui è la famiglia e il luogo in cui nasci a definire il tuo destino. È proprio una violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Noi siamo felici del risultato a cui il Pd ha dato un contributo importante nella raccolta delle firme e ci adopereremo in questi mesi per portare il Paese al voto e per fermare questa legge ingiusta” che allargherebbe le disuguaglianze anziché restringerle.

Nella stessa giornata, a margine di un incontro in una pizzeria di Potenza con i sostenitori del partito, sempre Elly Schlein ha tenuto a dire che “dobbiamo continuare a insistere su quelle che sono le nostre priorità: in particolare, la difesa della sanità pubblica sotto i tagli di questa destra”.

“Troppe persone – ha aggiunto – non riescono a curarsi più in Italia, si parla di quattro milioni e mezzo di persone e tanti cittadini lucani soffrono la difficoltà a curarsi. Poi insistiamo sulla scuola pubblica, sui salari sulle politiche industriali che mancano”.