Come previsto dalla legge 107, dal 24 maggio, chi vorrà destinare una erogazione liberale alle scuole avrà importanti benefici fiscali: le erogazioni infatti possono arrivare fino a 100.000 euro e fanno maturare al donante un credito di imposta fino al 65% (poi diventerà del 50%).
Le erogazioni liberali possono essere fatte a tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per tre finalità: la realizzazione di nuove strutture scolastiche (codice C1), la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti (codice C2) e il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti (codice C3). Non solo muri, pertanto.
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Il credito d’imposta è riconosciuto a persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa. Il contribuente dovrà versare la somma non direttamente alla scuola ma ad apposito fondo del Miur (c’è tanto di Iban direttamente nel DM), che successivamente la erogherà per il 90% alla scuola indicata e per il 10% alle istituzioni scolastiche che risultano destinatarie di erogazioni liberali per cifre inferiori alla media nazionale (per una sorta di tutela nei confronti di scuole che appartengono a territori meno ricchi). Le scuole beneficiarie provvedono a dare pubblica comunicazione dell’ammontare delle somme erogate, della destinazione e dell’utilizzo tramite il proprio sito web istituzionale.