La presentazione ufficiale della legge finanziaria è prevista per lunedì prossimo ma in questi due giorni di week-end non si prevedono ulteriori modifiche rispetto alle ultime indiscrezione trapelate.
E’ ormai certo che non ci sarà il maxi-taglio sugli organici paventato da Cgilscuola e contro il quale era insorto anche la Cisl proclamando uno sciopero del comparto per il 14 ottobre.
La riduzione degli organici del personale Ata dovrebbe essere contenuta in qualche punto percentuale, probabilmente entro il 3% in tre anni con un tetto minimo dell’1 per cento all’anno (ma va detto che il Ministero Economico vorrebbe un taglio più sostanzioso).
E’ confermata invece la soppressione dei distretti scolastici presso i quali sono utilizzati oggi un migliaio di assistenti amministrativi che, a partire dal settembre 2003, rientreranno negli uffici delle scuole.
Le cattedre dovranno essere di almeno 18 ore ma questa norma non verrà applicata se si creeranno situazioni di soprannumerarietà.
Ci saranno norme più rigide per il personale collocato fuori ruolo (5300 fra docenti e dirigenti e 2100 amministrativi) perché dichiarato inidoneo per motivi di salute: questo personale potrà chiedere il passaggio in un altro ruolo del comparto scuola o di altra amministrazione statale; se chiede il collocamento fuori ruolo, dopo 5 anni si procederà alla risoluzione del rapporto di impiego.
Secondo i calcoli del Ministero con queste nuove regole si dovrebbe risparmiare nell’arco di tre anni qualcosa come 240 milioni di euro: la somma potrebbe essere utilizzata per incrementare le risorse destinate alla valorizzazione della professionalità del personale scolastico (non è ancora chiaro però se ci si riferisca al solo personale docente o al solo personale Ata).
Per quanto riguarda il sostegno il rapporto attuale di un docente ogni 138 alunni non cambierà ma verrà fissato un tetto massimo di deroghe che non potrà essere "sforato" a livello regionale; ciò significa che, in pratica, i singoli dirigenti scolastici non potranno più istituire posti in deroga ma dovranno essere autorizzati dal direttore regionale.
Ci sarà anche una norma, peraltro già prevista dalla legge finanziaria del 1997, che consentirà alle scuole di affidare i servizi di pulizia a cooperative esterne; la novità importante, però, è che le scuole potranno aderire a convenzioni stipulate a livello nazionale fra Ministero e federazioni di cooperative.