Scioperare sì, ma quanto mi costa?

Come avevo previsto, qui e altrove, con largo anticipo, ricordate i miei numerosi interventi del luglio scorso; o per una ragione o per un’altra, tutti i sindacati della scuola, all’ovvia richiesta di uno sciopero unitario della scuola, come avevano richiesto migliaia di colleghi, hanno da settembre a dicembre preferito procedere, in modo solitario e perdente, a ranghi sparsi, ognuno ha scioperato per sé, nella sua data, decisa in autoreferenzialità e a volte in odiosa polemica tra loro, per la gioia della controparte.

Insomma hanno fatto l’unica cosa che andava evitata, l’atteggiamento politico più incongruo in una vertenza durissima e dall’esito incerto.

Ha iniziato la danza l’Unicobas con uno sciopero, indetto a luglio (sic), il primo giorno di scuola, con una partecipazione inesistente, era ancora il 17 settembre, tralasciamo alcuni sciopericchi di sigle che a stento si ricordano, hanno poi continuato i Cobas che hanno preferito gli “scioperi sociali”, anch’essi in solitaria rispetto alle altre OO.SS. della scuola, il primo è già andato con il solito risultato inconsistente nelle adesioni, il secondo il 24 novembre, ad un mese esatto da Natale, ma prima di Natale resta ancora lo spezzone di dicembre.

Quindi c’è ancora spazio per scioperare, anche quando la legge di stabilità sta per essere votata o è già stata votata con la fiducia messa dal governo. Come per i cosiddetti sindacati di base anche gli autonomi e confederali, come nella migliore tradizione si sono divisi, il giorno 1 dicembre sciopera la Cisl a cui si è unito lo Snals, il giorno 12 la Cgil, che aveva già preannunciato uno sciopero il giorno 5 e la Uil, all’appello manca ancora l’altro sindacato autonomo, la Fgu, l’ex Gilda degli insegnanti, che sceglie ambedue gli scioperi di dicembre quello del primo e quello del 12 dicembre, annunciandone uno a gennaio.

Ricordo ai sindacalisti che chi sciopera ci rimette circa 80 euro, ci sarebbero voluti 400 euro per partecipare solo ad alcuni di questi nel periodo settembre-dicembre 2014.

Io, non so voi ma resto basito. E questa è l’unità sindacale nella scuola? Questi ci massacrano e i rappresentanti della categoria in tre mesi non sono riusciti neppure ad organizzare uno sciopero nazionale della scuola con una manifestazione nazionale e una sigla pensa di rinviarlo a gennaio?

Si sono persi nella raccolta di firme inutili un diversivo inutile, visto l’esito con la Madia, che marciranno in uno scantinato di Palazzo Chigi.

Se fossi iscritto sarei interdetto, deluso e arrabbiato, io credo che gli iscritti debbano manifestare fortemente il loro dissenso, chiedere e dimissioni dei segretari generali dei loro sindacati, presentare la disdetta sindacale; siamo divisi, abbiamo sindacati ancora più divisi che concorrono con i loro comportamenti a dividerci ancora di più.

Non ci dividete aveva chiesto ai sindacati la categoria conscia di quello che stava succedendo fin dal mese di luglio, loro per motivi politici e di bottega hanno fatto l’esatto contrario, il loro non il nostro interesse.

I lettori ci scrivono

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